Nel totale silenzio dei media italiani, dall’8 febbraio gli Stati Uniti sono attraversati da un fenomeno spirituale “miracoloso”, con epicentro nella Asbury University di Wilmore, cittadina di 6000 abitanti del Kentucky. I fatti. Durante una regolare preghiera nella cappella del campus, tenuta prima dell’inizio delle lezioni, una ventina di studenti ha iniziato ad adorare il Signore e a pregare l’uno per l’altro, mentre un giovane ha confessato ad alta voce i propri peccati. Da quel momento l’atmosfera si è immediatamente trasformata, gli studenti hanno iniziato a cantare, piangere, lodare, leggere la Bibbia, testimoniare. Molti studenti che erano già in classe sono andati in cappella, seguiti – man mano che i minuti diventavano ore – anche dai docenti e dal resto del personale dell’Università. Nei giorni seguenti un flusso ininterrotto di persone si è recato a Wilmore, riempiendo prima i 1.500 posti dell’auditorium, poi le chiese cittadine, e infine tutti i parchi disponibili che via via andavano attrezzandosi con megaschermi. La stampa racconta che nella cittadina del Kentucky «ancora oggi arrivano spesso con biglietto di sola andata, persone da tutto il mondo, Brasile, Indonesia e Filippine comprese».
«È COME SE IL PARADISO SI FOSSE APERTO»
«Tra confessioni pubbliche, preghiere, lettura delle Scritture, canti, testimonianze personali», scrive sull’Atlantic il teologo Thomas Lyons recatosi sul posto, «molti hanno detto di aver incontrato una “dolce presenza”, una “pace profonda”, “un potente senso di trascendenza”. Prevale un senso di stupore. Un partecipante mi ha detto che è “come se il paradiso si fosse aperto”». Quello che è stato chiamato “il risveglio di Asbury” (su TikTok, l’hashtag #asburyrevival ha ricevuto oltre 100 milioni di visualizzazioni), nel mondo cristiano protestante non è altro che un ripristino improvviso, potente ed entusiasta del vigore religioso all’interno di una chiesa o di una città. Thomas Lyons spiega che se «la parola risveglio non compare nella Bibbia» è vero anche che «è spesso usata per descrivere le effusioni dello Spirito Santo di Dio che si traducono in una trasformazione individuale e collettiva […], in un maggior amore per il prossimo e nell’audacia nel proclamare il Vangelo di Gesù».
Il “RISVEGLIO DI ASBURY” CONTAGIA ALTRE UNIVERSITÀ
Ma se a interrogarsi sul fenomeno non bastassero i 17 giorni di preghiera ininterrotta gestita da giovani universitari; una pagina di Wikipedia che segue gli eventi; i tweet dell’ex vicepresidente USA Mike Pence (il quale si è detto «profondamente commosso nel vedere il risveglio in atto a Asbury», nonché convinto che «il Signore è all’opera»); gli articoli della stampa americana di ogni colore politico, compresi il Washington Post e il New York Times; la novità degli ultimi giorni è che il risveglio spirituale iniziato alla Asbury University sta diffondendosi a macchia d’olio in altri campus universitari degli Stati Uniti. CBN News ha riferito di nuove e potenti effusioni di Spirito Santo presso la Lee University (Tennessee), la Samford University (Alabama), la Cedarville University (Ohio), la Baylor University (Texas), la Regent University (Virginia), università cristiane ma di denominazioni diverse. L’impronta ecumenica sembra dunque essere destinata a crescere ancora, tanto che, citando il predicatore Lance Lee, lo scrittore cristiano Greg Gordon ha twittato così: «“Asbury è metodista, Lee è pentecostale e Samford è battista. Tutti stanno sperimentando Dio in modo potente. Dio sta aggirando le differenze di denominazione per riposare su chiunque lo cerchi e lo desideri”. Vieni Signore e conquista i nostri cuori».
Non potendo entrare nell’auditorium dell’Asbury University riempito dagli studenti, le persone arrivate a Wilmore pregano nel parco antistante.
IL PRESIDE: «NON POSSO FERMARE CIÒ CHE NON HO INIZIATO»
Se l’impatto a lungo termine del risveglio è ancora sconosciuto, i media non hanno potuto fare a meno di notare come le migliaia di persone arrivate a Wilmore non sono state attirate da predicatori di grido o musicisti famosi, ma solo da quanto scaturito da un piccolo gruppo di ragazzi in preghiera. «L’università ha deciso di non pubblicizzare il risveglio in corso per il grande rispetto che nutre verso i suoi studenti», ha dichiarato il preside del college, Kevin Brown, a NBC News. Brown ha poi aggiunto che «ciò che sta colpendo l’intero Paese è stata la semplicità e la radicalità con cui si stanno svolgendo i fatti: non ci sono leader, non c’è nulla per cui le persone sono invogliate a venire, se non la forte presenza di Dio».
In effetti i media hanno dovuto riconoscere che non c’è stato nessun tentativo di cavalcare l’onda da parte dell’Università, tanto che solo a dodici giorni dall’inizio dell’effusione il College ha messo in piedi un live streaming («e solo per necessità, per andare incontro alla massa di persone che hanno riempito la nostra piccola città»). A chi, poi, ha provato ad accusare Kevin Brown di voler riprendere troppo presto le normali attività scolastiche, il rettore dell’Università ha risposto così: «Mi è stato chiesto se Asbury sia intenzionata a “interrompere” questa effusione dello Spirito Santo, quanto cioè Dio sta facendo nei cuori delle persone. Bene, posso solo rispondere che non potremmo mai fermare qualcosa che non abbiamo iniziato».
«MERAVIGLIATEVI E SIATE STUPITI!» (ABACUC SU FOX NEWS)
Un altro dato che ha colpito l’opinione pubblica americana è che i ragazzi del campus hanno respinto chiunque cercasse in qualche modo di cooptare l’evento, anche se animati da buona fede. Ai nazionalisti cristiani arrivati con le bandiere, è stato chiesto di lasciarle alla porta, perché «si tratta di Gesù, non dell’America». Anche al conduttore di Fox News Tucker Carlson, intenzionato a portare la sua troupe a Wilmore, i leader dell’Asbury revival hanno risposto che sebbene fosse da loro stimato, sarebbe stato meglio evitare, «perché il risveglio che sta accadendo è puramente spirituale e non politico». Carlson, che ha dichiarato di «aver profondamente rispettato la decisione», ha comunque raccontato i fatti (definendoli «uno straordinario e necessario contrappeso a tutto il male del mondo»), e per avere notizie di prima mano ha invitato nel suo seguitissimo spazio televisivo Alison Perfater, la rappresentante degli studenti dell’Università. Dopo aver lanciato le potenti immagini provenienti dall’auditorium del campus, Tucker Carlson ha chiesto alla giovane di spiegare «cos’è tutto questo».
La risposta di Alison Perfater è rimbalzata sui media lasciando di stucco molti: «Un passo biblico ricorrente, che abbiamo da subito condiviso tutti l’uno con l’altro, è quello del primo capitolo del libro di Abacuc, dove il Signore dice: “Guardate fra le nazioni, guardate, meravigliatevi e siate stupiti! Poiché io sto per fare ai vostri giorni un’opera, che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero”. Ecco, ad Asbury sta accadendo esattamente questo, e quasi non riusciamo a crederci». «Ciò che succede qui da mercoledì 8 febbraio» – ha continuato poi la rappresentante degli studenti riferendosi a quella “Generazione Z” descritta dai media come «la più irreligiosa della storia degli Stati Uniti» – «è che c’è un giovane esercito di credenti, una generazione giovane e libera, che si sta alzando per rivendicare la fede in Cristo come propria». (Foto: Screenshot Sojourner Films YouTube)
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