Pedro Trevijano (Logroño, 1938) ha scritto un nuovo libro mettendo in guardia i cattolici su ciò che lui denuncia da tempo: l’ideologia di genere. Lo que un católico debe saber sobre la ideología de género(Quello che un cattolico deve sapere sull’ideologia gender, scaricabile qui) è il titolo. Per presentarlo brevemente potremmo dire che oltre a essere dottore in Teologia Morale presso la Pontificia Accademia Alfonsiana, Trevijano ha due lauree civili (Diritto a Valladolid e Filosofia a Comillas) e due ecclesiastiche (Diritto Canonico e Teologia), entrambe presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha trascorso a Roma nove anni completando questi studi, prima di tornare in Spagna e aggiungere, ai suoi ministeri parrocchiali, molti anni di insegnamento negli istituti di scuola media della sua nativa Rioja.
Alla domanda “perché si dovrebbe leggere questo libro?”, risponde l’autore nel prologo: «Perché le sfide esistenziali che affrontiamo sono così devastanti e invasive che abbiamo bisogno di avere alcune idee chiare che ci diano un po’ di luce, e che possiamo trasferire i nostri figli e nipoti». Con grande lucidità e chiarezza ha rilasciato un’intervista a ReL nella quale afferma come sia stato il femminismo radicale – distinguendolo dal femminismo della prima generazione che ha raggiunto diritti legittimi – a rendere il terreno fertile per l’ideologia di genere, essendo entrambe «ideologie totalitarie». A testimonianza della sua grande lungimiranza, c’è da dire che padre Trevijano aveva già affermato che sarebbe stato lo sport femminile a ribellarsi all’ideologia di genere. I fatti non l’hanno smentito: «Dato che penso che le donne non siano stupide, non c’è dubbio che non possono accettare di competere con i maschi in condizioni di uguaglianza, perché questo significa lasciarsi rubare le medaglie e le borse di studio».
In quest’ultima intervista mette nero su bianco che l’ideologia del genere è «la morale del diavolo». Nel suo libro spiega come «l’ideologia di genere non crede in Dio o nella risurrezione di Gesù Cristo. Tranne per lo stupro, che condanna, l’ideologia di genere difende il contrario di ciò che difende la Chiesa. L’aborto, la corruzione dei minori, la fornicazione, le relazioni omosessuali, la distruzione della famiglia con l’accettazione di tutti i rapporti sessuali tranne quello dei coniugi tra di loro, la lotta contro la potestà genitoriale e l’educazione dei figli affidata non ai genitori, ma allo Stato, l’eutanasia e altre cose…». Secondo padre Trevijano è evidente che «quando ci separiamo da Dio, finiamo per fare tutti i tipi di assurdità. Che è la morale del diavolo è qualcosa affermato dagli ultimi tre Papi».
Sebbene si stiano facendo alcuni passi in avanti verso l’informazione dell’indottrinamento del gender, soprattutto nelle scuole o sui social, padre Trevijano afferma che ancora la consapevolezza «è scarsa». I genitori che sanno hanno il dovere di tenere la guardia alzata e di dire ai figli senza mezzi termini che «le sciocchezze sono sciocchezze, una di queste è sostenere che ci sono più di due generi». «A scuola», prosegue, bisogna «ricordare che secondo la Costituzione e la Dichiarazione dei Diritti Umani i genitori hanno il diritto di decidere che tipo di educazione vogliono per i loro figli, unendosi con altri genitori per non tollerare che i loro diritti siano calpestati». Conclude l’intervista con una professione ricordando a tutti noi chi dobbiamo seguire per discernere le scelte da compiere: «Credo nella saggezza di Gesù Cristo e in quella del Magistero della Chiesa, e penso che sia lì che troviamo gli orientamenti su come dobbiamo agire» e ricordando quanto sia fondamentale fare appello «al ruolo delle scienze umane, che ci dicono per esempio che nella specie umana ci sono solo uomini e donne». (Fonte foto: Pexels.com)
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