Come riporta The Tablet, l’arcivescovo di Liverpool Malcom MacMahon ha parlato con Papa Francesco dopo l’udienza generale in piazza San Pietro di ieri, 25 aprile.
«Ho visto il Santo Padre (…) e abbiamo parlato di Alfie. Sono rimasto colpito dal suo atteggiamento compassionevole nei confronti di Alfie e dei suoi genitori e mi ha detto che continua a pregare per loro».
Il vescovo MacMahon è il pastore della Chiesa di Liverpool, il luogo dove il piccolo Alfie sta disperatamente lottando contro un sistema giuridico e medico che ritiene essere il «migliore interesse» per lui quello di morire.
«Sono grato per le cure mediche e della cappellania che Alfie sta ricevendo», ha dichiarato MacMahon. E ha aggiunto: «Sono consapevole della compassione che caratterizza il popolo italiano a chi si trova nel bisogno, e in questo caso per Alfie. Ma so che i nostri sistemi medici e legali nel Regno Unito si basano anche loro sulla compassione e sulla salvaguardi dei diritti del singolo individuo».
E così l’accanimento “tanatologico”, come lo ha definito il cardinale Elio Sgreccia, espresso da medici e legali inglesi nei confronti del piccolo Alfie trova un inatteso sostenitore.
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