In un recente articolo per Herder Korrespondenz Spezial il cardinale di Monaco Reinhard Marx aveva avvertito di «non parlare troppo di Dio». Ora il cardinale Paul Josef Cordes lo ha contraddetto chiedendosi se «la nebbia confusa del cammino sinodale tedesco abbia completamente privato il pastore consacrato della sua lucidità per le verità cattoliche di salvezza». In un recente contributo per la Cna, Cordes ha parlato di una «esaurimento del messaggio cristiano di salvezza».
Probabilmente sono «i sofismi accademici di alcuni professori universitari miscredenti, l’ipertrofica coscienza missionaria della “Germania docens” o la pressione dello spirito culturale mediatico che cancellano come polverose le verità comprovate del Catechismo», scrive Cordes e ricorda a Marx le clausole conciliari e la domanda della sua promessa di consacrazione, alla quale aveva risposto con un «SI»: «Sei pronto ad annunciare il Vangelo di Cristo fedelmente e instancabilmente? Siete pronti a custodire il deposito della fede puro e non adulterato…?».
Molti pensatori della Chiesa primitiva volevano «non solo difendere la verità della retta fede, ma anche penetrare nell’intimità della vita trinitaria» perché la «meraviglia e il mistero delle persone amate riscalda e attrae». È la stessa Parola di Dio che «trasforma l’avvertimento del cardinale di Monaco nel suo opposto», sottolinea Cordes e fornisce alcuni esempi: “Il tuo volto, Signore, lo cercherò. Non nascondermi il tuo volto” (Sal 27,8s.) e “Chiedi del Signore e della sua potenza. Cercate sempre il suo volto. Ricorda le meraviglie che ha fatto” (1Cr 16,11). «Il Creatore onnipotente del cielo e della terra innalza l’uomo alle altezze di un rapporto dialogico Io-Tu attraverso tali direttive», spiega il cardinale. Ci è consentito avvicinarci al suo volto, «quando lo guardiamo, entriamo in una comunità di fede con i discepoli di Gesù, gli obblighi etici del cristianesimo sono illuminati e la vita secondo i comandamenti ha successo».
Dio non solo ci invita a cercare il suo volto, ma vuole anche essere amato dall’uomo. “Perciò devi amare il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze” (Dt 6,5), continua il Cardinale citando la Sacra Scrittura: Il Figlio eterno del Padre celeste ci apre quindi «il mistero spettacolare dell’amore trinitario di Dio», dal quale grandi come Gregorio di Nazianzo furono «interiormente sopraffatti spiritualmente». Dio attende «che lo desideriamo con tutta la nostra dotazione umana, affinché possiamo anche noi sperimentare l’esaltazione e lo strazio dell’amore verso di Lui», spiega ancora Cordes e conclude con un appello opposto al cardinale Marx, che von Balthasar ha formulato così: «Non presupporre Dio, ma proporlo». (Fonte) (Fonte foto Facebook)
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