1. Lo stato di dubbio e di confusione è provato da reazioni diametralmente opposte (di approvazione di interpretazione abbondantemente oltre la lettera del documento da un lato, e di severa critica dall'altro), da parte di Vescovi, teologi e personalità del modo della cultura.
2. Domande di natura più pratica che un fedele si pone legittimamente dopo Amoris Laetitia.
3. Criteri ermeneutici applicabili a un documento di Magistero ordinario in generale e ad Amoris laetitia in particolare.
4. Custodire tutto il Magistero analogamente a come Maria SS.ma custodiva nel suo Cuore i misteri della vita di Gesù Cristo.
II. Verità irrinunciabili proposte a credere in modo definitivo dal Magistero della Chiesa
1. Esistono atti intrinsecamente cattivi che nessuna circostanza e nessuna situazione possono rendere buoni, e che quindi, se compiuti con piena avvertenza e deliberato consenso, sono sempre peccato grave.
Scholion I: Considerazioni circa l'uso, in Amoris Laetitia, di alcuni testi di S. Tommaso d'Aquino:
Summa Theologiae I-II, q. 94, art. 4.
Sententia libri Ethicorum, VI, 6.
Summa Theologiae I-II, q. 65, a. 3, ad 2; De malo, q. 2, a. 2.
Conclusioni.
Scholion II: Considerazioni circa l'uso, in Amoris Laetitia, di alcuni passi del Catechismo della Chiesa Cattolica e di Reconciliatio et paenitentia.
Catechismo della Chiesa Cattolica § 1.
Reconciliatio et paenitentia § 17.
2. L'uomo non può essere né tentato sopra le proprie forze, né essere lasciato in una situazione dove non abbia altra scelta che peccare.
Scholion III: 1 Cor 10,13.
3. Non è possibile assolvere chi non ha il vero e fermo proposito di emendarsi.
4. Non è possibile ammettere alla recezione della SS.ma Eucarestia chiunque si trovi in stato di peccato mortale.
5. Chi pecca mortalmente e non si pente è privo della grazia santificante.
a. Explicatio terminorum.
b. Rapporto tra peccato oggettivo e responsabilità soggettiva.
6. Membra vive della Chiesa?
a. In che senso si può parlare dei peccatori come membra vive della Chiesa?
b. Certamente i peccatori (ad esclusione degli eretici, degli scismatici e degli apostati) sono membra della Chiesa.
c. Non si possono considerare i peccatori membra vive in senso proprio, ma neppure radicalmente morti.
d. I peccatori sono membra di Cristo in potenza rispetto alla grazia e in atto rispetto alle fede.
i. I ragione di unione con Gesù: unione in potenza rispetto alla grazia.
ii. II ragione: unione in atto rispetto alla fede.
e. Confronto di Amoris laetitia con i princípi suddetti.
III. Considerazioni finali.
1. In Paradiso in carrozza?
2. Le pietre e la misericordia.
3. La maschera della misericordia.
IV. Conclusione
1. Prime risposte ai dubbi inziali (cfr. I.2).
2. La «dottrina dell'oggetto» è la mano tesa della Misericordia divina.