É una vita difficile quella di Giorgia Soleri. E di fronte a questo legittimamente qualcuno si chiederà chi è Giorgia Soleri. É un’attivista. É una femminista. Ma è soprattutto “la fidanzata di”, o meglio l’ormai ex fidanzata di Damiano David, il frontman dei Maneskin, nuova icona della “sessualità fluida” nostrana, che si fa ritrarre nudo con uno spinello in mano per poi postare la foto su istagram in quello che risulta come un grottesco tentativo di risultare “trasgressivo”. Comunque, lui stava con lei. Attivista e femminista. Attivista perché per anni si è impegnata a sensibilizzare, sulle malattie di cui soffre, endometriosi e adenomiosi, come se le avesse solo lei, poi è attivista per gli onnipesenti “diritti civili”, dove poteva essere infatti lo scorso sabato se non al gay pride di Roma?
Ma non è tutto, qualche settimana fa è andata a Ibiza, ma non in vacanza eh, bensì come “atto politico”. Così scriveva su Instagram «in una società che ritiene la performance, l’iperproduttività e il sacrificio dei propri desideri per aderire a standard inumani dei valori da sfoggiare. Ancor di più quando a praticarlo sono corpi non conformi, disabili, queer. Il privilegio necessario a potersi permettere di provare a vivere, anche solo ogni tanto, seguendo i ritmi di cui il proprio sé ha bisogno, continua ad essere un’ingiustizia che dovremmo combattere».
L’italiano vacilla, ma Giorgia no. E infatti tornata da Ibiza lancia la sua linea di make up, non dei comuni rossetti o ombretti, non sia mai, una linea di make rigorosamente vegano e “femminista” come ha voluto spiegare per bene a Vanity Fair tra un reality e l’altro. É chiaro che con un profilo così impegnato anche il suo modo di vivere “l’ammmore” non poteva essere banale, magari etero. E infatti è stata la prescelta da lui, l’uomo del momento, o forse dire uomo significa assegnargli arbitrariamente un genere in modo non consensuale quindi diciamo che è stata scelta da lu* come first lady, ruolo che ha devotamente ricoperto per anni prima di essere scaricata per un’altra, pubblicamente, e di piangere lacrime amare come una Taylor qualunque alle prese con Ridge e Brooke.
Il copione è un classico dei classici, lui viene “pizzicato” a baciare una ragazza (anche lui scade nel banale eh), bionda, sempre come da copione, in discoteca. E siccome il paparazzo è sorpassato ormai e gli scoop dei rotocalchi pure, il video è finito dritto in una story su Instagram dai cui lei scopre il tradimento. Immediatamente defollowa i due fedifraghi (il defollow è la nuova fatwa) e lui subito cerca di salvare il salvabile con l’antico metodo del mirror climbing: «Sono molto dispiaciuto per l’uscita di questo video. Io e Giorgia abbiamo deciso di lasciarci da ormai qualche giorno e quindi non ci sono stati tradimenti di nessun tipo». Ma come? Il gender fluid con lo spinello e il mascara corre a gettare acqua sul fuoco come un marito panzuto qualunque beccato con la segretaria? Ma la fedeltà non è ancora stata superata?
Lei, dall’alto del suo attivismo, femminismo e veganesimo, prima ha tirato fuori l’aplomb: «La nostra relazione era non monogama, ma avevo esplicitamente chiesto discrezione». Ah ecco, quindi il punto la mancata riservatezza. E poi aggiunge: «Trovo che poter vivere la propria sessualità in modo libero, consensuale e completo sia bellissimo e arricchente per sé e per tutte le persone che, in modi diversi, si rapportano a noi. Il fatto che ci sia stato qualsiasi tipo di interazione con altre persone non è il fulcro del problema». Certo come no. Solo che poi ha detto di «sentirsi delusa, arrabbiata e ferita». Anche le attiviste femministe dunque hanno un ego ferito, anche loro piangono, anche loro in fondo vorrebbero essere l’unica, la sola ad essere amata in modo totale.
Solo che non possono ammetterlo. Crollerebbe il castello. (Fonte foto: Imagoeconomica)
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