“Mamma! Stanotte gli Angioletti mi hanno portato in Paradiso!”. Davide è euforico. “E com’era?”, chiede la madre Elisa. “Bellissimo! Tutto bianco con l’arcobaleno!”. È il 4 aprile 2021, festa di Pasqua. Davide Fiorillo è un bambino di poco più di otto anni che vive in un paesino della Calabria con i genitori e Antonio, il fratello maggiore. Gli è stata diagnosticata una forma di leucemia grave e ha davanti a a sé solo poche settimane di vita. Il suo non è un sogno, né frutto di immaginazione. Da qualche tempo, e l’ha candidamente confessato alla mamma e a papà Salvatore, “vede” davvero vicino a sé delle creature celesti che gli fanno compagnia e lo confortano nel suo doloroso calvario. I genitori lo conoscono bene e non hanno dubbi: dice la verità. Il soprannaturale entra così in maniera inaspettata nelle loro giornate, è una “Presenza” che li cambierà per sempre. La storia straordinaria del piccolo Fiorillo e i fatti fuori dal comune di cui è stato protagonista, che coinvolgono anche la sua famiglia, sono raccontati nel libro-testimonianza di Costanza Signorelli Davide. Il bambino che parlava con gli Angeli (Edizioni Ares).
Sono pagine che aprono una porta verso il Cielo. Ciò che colpisce maggiormente è la lucida consapevolezza di Davide: superate la paura e lo sconforto, si fanno strada nel suo cuore la gioia e la serena accettazione dei disegni del Padre celeste, che non vuole ridonargli la vita terrena – come si aspettano tutti – ma un’altra vita più luminosa, la Vita vera. Agli Angeli, che gli sono sempre accanto, si aggiungono anche la Beata Vergine e poi Gesù dal 24 aprile, giorno in cui riceve la Prima Comunione, da lui caparbiamente voluta. A partire dal 6 giugno, festa del Corpus Domini, il peggioramento è continuo. Sale al Cielo nel pomeriggio del 22 giugno 2022. Negli ultimi istanti chiede di restare solo. “Sono arrivati gli angioletti, ci sono tutti. C’è la Madonnina, c’è Gesù con me”. L’esemplare trapasso alla vita eterna di questo bambino calabrese toccato dalla Grazia aiuta noi, che siamo ancora in cammino, a riscoprire con semplicità l’insegnamento escatologico della dottrina cristiana sui Novissimi, ci testimonia che la morte non è la fine di tutto, non è un salto nel buio”.
Erano credenti molto tiepidi, Salvatore ed Elisa, i genitori di Davide. Educati sì religiosamente, ma lontani da un’esperienza di fede concretamente vissuta, dopo il battesimo non gli avevano dato alcuna educazione cattolica, al punto che il bambino non sapeva nulla del catechismo. Ma dopo gli incontri “celesti” del figlio la loro esistenza è radicalmente cambiata. “Nei suoi occhi pieni di luce abbiamo visto il Paradiso”, hanno detto. “Non vedeva l’ora di andarci e ora ci attende là”. L’autorevole esperta di fenomeni mistici suor Daniela Del Gaudio commenta nella prefazione al libro: “La storia di Davide insegna che solo quando ci si mette nelle mani di Dio si scopre che il suo non è un progetto assurdo, negativo, ma pieno di vita”, perché la vita vera è incontrarLo, vivere in comunione con Lui”. È bene precisare che i fatti accaduti “saranno valutati nella sede competente”, precisa, ma sono comunque una testimonianza di come il Signore “può operare nel mondo, di quanto la sua presenza cambi la storia umana e le dia un senso, che è sempre un senso di salvezza e di gioia”.
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