II Domenica di Quaresima – Mt 17,1-9
Questa Domenica di Quaresima ci porta sul monte Tabor per mostrarci la Trasfigurazione di Gesù.
Saliamo anche noi sul Tabor, e portiamo con noi il ricordo degli altri monti citati nella Bibbia: il monte del sacrificio di Isacco, dove Dio fermò Abramo, il Sinai ove Dio rivelò a Mosè i Dieci Comandamenti, il monte delle tentazioni di Cristo, dove il Signore sconfisse Satana per noi, il monte del Calvario dove fummo comprati a caro prezzo, il monte della Ascensione ove la nostra umanità fu intronizzata nella deità perenne, il monte del Tempio di Gerusalemme dove la Parola eterna diventava liturgia in mezzo al popolo.
La Trasfigurazione di Gesù avviene subito dopo l’episodio della Confessione di Pietro, quando il capo degli Apostoli riconobbe Gesù come il Figlio del Dio vivente.
Pochi versetti dopo abbiamo la narrazione di questo evento di luce divina, quasi a suggerirci che alla professione di fede della Chiesa corrisponde un intervento straordinario di Dio.
Pietro aveva confessato Gesù come Dio, ora Cristo si mostra effettivamente come tale, dando subito esecuzione alla promessa di poco prima “…tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
Il Cielo risponde sempre alla voce della Chiesa!
Osserviamo un altro particolare: sappiamo che la Trasfigurazione avviene mentre il calendario liturgico ebraico segnava la Festa delle Capanne.
In essa il popolo ricordava, una volta l’anno, quando era ancora nomade e viveva nelle tende, e anche si offriva dell’acqua implorando il dono della pioggia su di una terra riarsa. Non solo; tale festa prefigurava nel simbolo il giorno ultimo quando gli eletti avrebbero abitato nel Regno di Dio, ospiti delle dimore divine.
Così Gesù ci sta dicendo: ecco, ora , in Me, nella mia carne, sono arrivati gli ultimi tempi , ora voi potete abitare vicino a Dio se rimanete in Me.
Così capiamo il perché Pietro, nel suo entusiasmo, sente la necessità di costruire “tre tende”.
Possiamo andare oltre e dare uno sguardo sul vertice della liturgia cattolica, l’Eucaristia dove noi diveniamo “capanna” per Cristo e Cristo diventa tenda accogliente per noi, attirandoci nel suo Corpo.
Così ogni celebrazione della Messa diventa una attualizzazione qui ed ora della Trasfigurazione, la quale dopo essersi realizzata nel Capo, si estende al corpo, alla Chiesa e ai cristiani.
Ricordiamo l’inizio del Vangelo di Giovanni : “E il Verbo pose la sua tenda in mezzo a noi”: adesso Gesù mostra che il suo Corpo è il luogo dove è possibile incontrare Dio, dove un popolo nomade nel tempo – noi – sa di poter trovare il suo Signore , e noi conosciamo l’immensa fortuna di poter essere ammessi alla Presenza divina ogni volta che celebriamo i divini misteri nella Tenda di Dio che è la Chiesa.
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl