Carissimi, l’Ascensione del Signore al cielo, è uno dei più grandi e luminosi misteri della nostra fede. Gesù, quaranta giorni dopo la Pasqua, ascese al cielo sedendosi alla destra del Padre. Giustamente più di un commentatore ha fatto notare che, in questo mistero, l’umanità tutta entra, per così dire, attraverso Gesù in cielo, ossia nel cuore stesso di Dio, nella Santissima Trinità.
Bene a ragione dunque oggi potrebbe essere anche la festa della dignità umana: la natura umana infatti non è stata mai esaltata così da nessuno, come avviene nei misteri della Incarnazione e dell’Ascensione di Nostro Signore.
Ancora, con l’ascensione di Gesù al cielo, se così possiamo dire, la terra viene agganciata al cielo, l’umanità cioè viene ancorata a Dio dal quale si era distaccata con la ribellione dei nostri progenitori. Ne consegue che la terra non può andare più per conto suo, se non vuole andare alla deriva, ma deve essere trainata dal cielo verso il compimento del suo destino. Detto in altri termini, l’umanità per salvarsi non può guardare narcisisticamente se stessa, ma deve alzare lo sguardo verso le realtà eterne che illuminano il nostro cammino dandogli orientamento, senso e forza di giungere alla meta.
Anche questo ci insegna oggi il mistero dell’Ascensione: il Cielo è la verità della terra!
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