Il sacerdote afferma che la comunità è «costernata» e che questo attacco è la testimonianza che i gruppi estremistici «hanno anche una forza militare», inoltre vogliono avere visibilità e dimostrare che sono in grado di colpire al cuore la nazione. «Speriamo l’attacco venga sventato al più presto», afferma padre Rodrigues.
La risposta dei cattolici all’ennesimo attentato saranno le speciali preghiere a sant’Antonio. «Nei prossimi tre giorni – spiega il prete -, in preparazione alla sua festa del 13 giugno, nella chiesa di Sant’Antonio a Karachi vivremo una intensa preghiera con l’esposizione prolungata del Santissimo Sacramento. Dalle sei del mattino alle sei della sera, giovani, adulti, bambini, famiglie, vengono ad adorare il Sacramento e a pregare il Santo dei miracoli, verso cui i cattolici di Karachi nutrono una profonda venerazione. Dedicheremo questi tre giorni alla costante invocazione della pace per la nazione, per intercessione del Santo di Padova: ci aiuti a costruire la pace, la riconciliazione e l’armonia in Pakistan».
Padre Rodrigues rivolge inoltre un appello al Papa: «In questo momento difficile, chiediamo a Papa Francesco di pregare intesamene per la pace in Pakistan».