La Pelosi fa la Comunione nonostante il divieto dell’arcivescovo: «Un problema suo»

«Ricevo la comunione comunque. Questo è un problema suo, non mio». Parola di Nancy Pelosi, 84 anni, ex speaker della Camera degli Stati Uniti la quale, in un’intervista rilasciata al National Catholic Register, ha ribadito che continua a ricevere la comunione nonostante il divieto impostole dall’arcivescovo di San Francisco, monsignor Salvatore Cordileone a causa della sua promozione dell’aborto. Pelosi sostiene che la decisione dell’arcivescovo non influirebbe sulla sua pratica religiosa perché è convinta che l’essenza della sua fede risiederebbe nel suo rapporto personale con Cristo.

Nel suo recente libro di memorie, The Art of Power: My Story as America’s First Woman Speaker of the House, Pelosi – che già da anni critichiamo sulle pagine del nostro mensile (qui per abbonarsi) – ha raccontato gli scontri con i vescovi cattolici, in particolare durante i mesi di negoziazione dell’ Affordable Care Act, o ACA, accusandoli di aver distorto la verità sulle disposizioni sull’aborto nel disegno di legge. Pelosi ha anche ricordato una telefonata che ha definito “dolorosa”, nel marzo 2010, con il cardinale Francis George di Chicago, all’epoca presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti, il quale le disse senza mezzi termini: «Sono disposto a parlare solo se non stai chiamando per uccidere i bambini non ancora nati».

Pelosi ha sostenuto nel suo libro che non c’erano disposizioni nell’ACA che stabilissero nuove politiche federali sull’aborto, ma la conferenza episcopale degli Stati Uniti ha successivamente osservato che c’erano oltre un migliaio di piani sanitari ACA  per i sussidi federali riguardo i premi che coprono gli aborti elettivi Mons. Cordileone, inoltre, ha spiegato il  divieto della comunione in una lettera pubblica, sostenendo che le azioni di Pelosi rappresentano uno “scandalo pubblico” perché promuoverebbero politiche contrarie alla dottrina cattolica. L’arcivescovo ha chiarito anche il senso del suo provvedimento che sarebbe quello di invitare Pelosi a una “conversione del cuore” che la porti, poi, ad allinearsi con gli insegnamenti della Chiesa riguardo la dignità della vita umana.

L’ ex presidente della Camera degli Stati Uniti ha sostenuto anche, nell’intervista, che i vescovi sono stati motivati dal precedente della Corte Suprema sul cosiddetto diritto all’aborto della Roe v. Wade. «Penso che i vescovi avessero un’altra agenda», ha detto Pelosi. «Penso che volessero far cadere del tutto Roe v. Wade, e non gli importava se avessero abbattuto l’ Affordable Care Act per farlo». Durante la stessa intervista, Pelosi ha anche espresso il suo disaccordo sul patto recentemente rinnovato da Papa Francesco con la Cina, dicendo al National Catholic Reporter  che il Vaticano avrebbe addirittura ignorato il Vangelo permettendo al governo comunista di intromettersi nella Chiesa cattolica romana in Cina.

L’accordo del Vaticano con la Repubblica Popolare Cinese sarebbe stato prorogato di altri 4 anni. «Per decenni abbiamo visto la sofferenza dei cattolici in Cina», ha detto Pelosi. «Ho una visione completamente diversa dall’approccio di papa Francesco». «Perché il governo cinese dovrebbe avere voce in capitolo nella nomina dei vescovi? Ho parlato con alcune persone qui e mi hanno detto: “Beh, dobbiamo stare al passo con i tempi”. Che cosa?! Non capisco».

Non contenta, ha affondato ulteriormente il colpo ricordando che Zen ha definito l’accordo un tradimento che mette i fedeli “nella fossa del leone”. Rimane, comunque, del tutto singolare che Pelosi assuma posizioni che potrebbero quasi passare per conservatrici, per così dire, in questioni che non la riguardano da vicino – ma che se ne discosti del tutto quando, al contrario, è stata chiamata, proprio nella sua carriera politica, a sostenerle coi fatti (Foto: Imagoeconomica/Facebook)

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