Dopo anni di sforzi, raccolte fondi e preparazione dei contenuti, dallo scorso primo gennaio 2016 è iniziata sulla televisione taiwanese la trasmissione dei programmi del canale cattolico “MOD”. Dietro questo risultato c’è l’impegno di sei volonterosi cattolici di Taipei che già lavoravano nel campo dei media in altre istituzioni.
L'abbreviazione “MOD” rappresenta le iniziali di "Multimedia On Demand", e la piattaforma è offerta da Chunghwa Telecom (中華電信) come parte della sua offerta di televisione internet direttamente al consumatore abbonato. Per accedere al canale occorre digitare il numero 959 sul decoder digitale e ci si trova davanti a una serie di programmi televisivi vecchi e nuovi.
Il signor Paul Su (蘇誌郎先生) spiega le origini dell'impresa: "In passato abbiamo provato progetti alternativi: alcuni erano troppo costosi, come la televisione via cavo o altre collaborazioni importanti con le televisioni ufficiali. Non avevamo il budget adatto, sarebbe stato uno sforzo inadeguato alle nostre possibilità".
Alla domanda se questo è allora un ripiego, lui subito si appassiona: "No, niente affatto. Questo è un piccolo passo ed è la dimostrazione che perseverando si arriva a dei risultati tangibili. La gente vuole vedere le produzioni cattoliche in cinese sullo schermo di casa, vuole ascoltare il messaggio del papa con tutti i valori che porta con sé”.
In pratica, aggiunge, “si vuole conoscere il lavoro della Chiesa per tanti non privilegiati qui a Taiwan e in giro per il mondo. Noi siamo davvero soddisfatti di questo primo risultato e andiamo avanti a creare contenuti e a scoprire nuove vie di comunicazione”.
Il canale è nato all'insegna della collaborazione: “Infatti siamo all'interno di un gruppo di altri canali religiosi, soprattutto taoisti e buddisti, che ci aiutano ad ammortizzare le spese, viste le nostre limitate risorse. Questa cooperazione è per noi una bella esperienza: ci ha fatto scoprire nuovi amici e diverse prospettive religiose".
Vedere la passione e la determinazione di queste persone genera un senso di commozione, sapendo che i mezzi di comunicazione principale sono generalmente in mano alle grandi aziende con risorse di tutt'altro livello. Però i sei laici agguerriti sono un esempio che con perseveranza e determinazione si può sempre iniziare qualcosa di insperato.
Sono tre le istituzioni che sponsorizzano la nuova piattaforma: Catholic Voice (天主教之聲), Radio Veritas (真理電台) e Kuangchi Program Service (光啟社). La libreria dei contenuti è offerta soprattutto dal grosso archivio del Kuangchi Program Service, la cui nascita risale al 1958. Poco a poco anche le vecchie produzioni vengono caricate sulla piattaforma in modo che si possa ricordare soprattutto la storia della presenza cattolica sull'isola.
Taiwan ha già un canale televisivo via cavo legato alle Chiese evangeliche (chiamato Good Tv, canale numero 15) e diversi canali frutto degli investimenti dei monaci buddisti, primo fra tutti il canale DaAi (大愛電視, il numero "9" su ogni televisione via cavo) che arricchiscono il messaggio religioso e dei valori umani nel mondo dei media sull'isola.
In questo panorama mancava una voce cattolica. Ora, seppur con una presenza solo sulla piattaforma “MOD”, questo si è avverato, e soprattutto si è materializzato il sogno frutto della perseveranza e del duro lavoro di questi sei laici che ci hanno creduto con forza.