Melinda Gates, moglie del co-fondatore della Microsoft, si «identifica come cattolica», ma nel contempo si propone di “superare” l’insegnamento di Cristo, in particolare riguardo ai temi della contraccezione e del sacerdozio femminile. È questo quanto riporta il National Catholic Register, nel presentare il nuovo libro della Gates: The Moment of Lift – How Empowering Women Changes the World.
L’aspetto della contraccezione è quello che preme di più alla signora Gates. Cresciuta secondo l’insegnamento cattolico, dichiara di aver dovuto «lottare» e «riflettere profondamente» prima di esprimersi pubblicamente in disaccordo con la Chiesa sul tema. Come ha affermato al Time, tuttavia, ha poi maturato l’idea che è solo grazie alla diffusione della contraccezione che diversi Paesi del mondo hanno potuto registrare uno sviluppo economico positivo negli ultimi cinquant’anni. Inoltre, ha dichiarato questa volta durante un’intervista televisiva, «in base agli studi, i contraccettivi sono la migliore invenzione salva-vita, elimina-povertà e pro-donne mai creata». In sintesi: è meglio lasciare fuori l’insegnamento (travisato) di Cristo dal delicato ambito della sessualità, adattando il discorso a logiche più moderne e, il che non guasta, anche in grado di fornire del profitto.
Riguardo al sacerdozio femminile, invece, «Melinda è infastidita dal fatto che le donne non facciano parte della gerarchia della Chiesa», il che viene da lei visto come un’occasione persa di sviluppo, tanto da sostenere che sarebbe ora di operare un’apertura in tal senso.
Queste esternazioni della Gates possono essere collocate dentro un discorso di più ampio respiro? La risposta è facile, se si va ad approfondire l’operato della Bill and Melinda Gates Foundation (qui il Report del 2017). La Fondazione, che millanta scopi filantropici in favore soprattutto delle persone povere, opera principalmente «facendo pressioni e riversando milioni di dollari di fondazione in programmi di contraccezione nei paesi in via di sviluppo». In relazione a questo, inoltre, «ha finanziato varie organizzazioni abortiste, incluse varie affiliate di Planned Parenthood in tutto il mondo e Marie Stopes International, e ha stretto una collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNPFA), che ha fornito sostegno alla politica del figlio unico in Cina». Spostando il focus, è altresì noto l’impegno profuso dalla Fondazione nella lotta all’Aids (con la diffusione, guarda caso, di contraccettivi, che però nella realtà non fanno altro che amplificare il problema, come già richiamato anche da Benedetto XVI in Africa nel 2009), o per la “Gender equality” o, ancora, in campo vaccinale… e l’elenco potrebbe proseguire.
Appare dunque evidente che Bill Gates e sua moglie, in virtù del potere legato al loro immenso patrimonio (così come si evince, per esempio, dal Bloomberg Billionaires Index), riescono a determinare le sorti di una fetta considerevole della popolazione mondiale, nonché a influenzare l’opinione socio-culturale globale. Certo, non sono i soli: basti citare, solo a titolo d’esempio, il più importante finanziatore della loro Fondazione, Warren Buffett, così come il magnate George Soros con la sua Open Society Foundations. E così come, purtroppo, Melinda non è la sola “cattolica” a rivelare un’evidente incomprensione del messaggio portato da Nostro Signore.
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