da «Alcune preoccupazioni riguardo Amoris laetitia» di Anna M. Silvas
«Sono consapevole che “Amoris laetitia”, in quanto esortazione apostolica, non ricade sotto un qualsiasi titolo di infallibilità. Eppure è un documento del magistero pontificio ordinario, e quindi rende piuttosto arduo il proposito di criticarla, soprattutto dottrinalmente. Mi sembra una situazione senza precedenti. Vorrei che ci fosse un grande santo, come san Paolo, sant'Atanasio, san Bernardo o santa Caterina da Siena, che possa avere il coraggio e le credenziali spirituali, cioè la profezia del tipo più vero, per dire la verità al successore di Pietro e richiamarlo a un migliore quadro concettuale. In questa fase l'autorità gerarchica nella Chiesa sembra essere entrata in una strana paralisi. Forse questa è l'ora dei profeti, ma di profeti veri. Dove sono i santi, con “nooi”, intelletti, purificati dal lungo contatto con il Dio vivente nella preghiera e nell'ascesi, dotati di parola ispirata, capaci di un tale compito? Dove sono queste persone?»