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La Fuga, distopia della cultura della sorveglianza
NEWS 7 Febbraio 2022    di Redazione

La Fuga, distopia della cultura della sorveglianza

Elisabetta a quel punto si era messa a piangere abbracciata alla mamma protestando di essere già inclusiva. Ma non lo era abbastanza secondo gli algoritmi e tutti i sistemi di rilevamento. Comandavano loro. Matteo teneva i pugni stretti e sembrava mormorare qualcosa a bassa voce.

Avevano compreso tutti la gravità della situazione.

«Facciamo qualcosa!», disse la ragazza.

«Certo che faremo qualcosa», rispose Marco guardando Aldo.

«Cosa possiamo fare di concreto?».

«Bisogna studiare un piano».

«Puoi aiutarci?».

«Sì, ma ci vorrà molto coraggio da parte vostra».

«Un altro tipo di ricorso?».

«No, dovete scappare, ve l’ho detto».

La vita è diventata triste, ipercontrollata nell’irriconoscibile metropoli di Milano, sottoposta alla Dittatura della Correttezza: ogni spostamento, ogni emozione, ogni parola vengono valutati da sensori e algoritmi e dall’Intelligenza arti­ciale. La famiglia Miliani deve decidere se piegarsi o fuggire.

Un romanzo distopico tra finzione e realtà, l’avvincente fuga della famiglia Miliani per un romanzo inquietante, epico e avventuroso sulla distopia radicale che ci minaccia e sulla speranza che non possiamo mai perdere… (formato 15×21; pag. 400; € 21,00)

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L’autore:

Mario A. Iannaccone scrive per mestiere, ha pubblicato molti libri di storia e storia della cultura. Ha scritto centinaia di articoli per quotidiani e riviste. Un suo romanzo, La cospirazione (Sugarco, 2008) è stato finalista al premio Calvino.


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