II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA – ANNO B
Cari fratelli e sorelle, in questa Domenica dell’Ottava di Pasqua, detta anche della Divina Misericordia , vorrei soffermare il nostro sguardo su due annotazioni, tratte rispettivamente dalla prima e dalla seconda lettura della liturgia odierna.
La prima : negli Atti degli Apostoli si dice : “ la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un anima sola” (4, 32) . Il testo sottolinea con forza che questa moltitudine era diventata credente, aveva cioè accolto la rivelazione di Dio e soprattutto, come lo stesso testo specifica poco più avanti, la risurrezione del Signore Gesù. Ora è evidente che oggi, per una complessa e mutata situazione sociale ed ecclesiale, si insiste piuttosto sull’esser credibili piuttosto che credenti.
Con questo aggettivo , credibili, si vuole sottolineare infatti la coerenza e la serietà che deve caratterizzare il cristiano e questo è molto importante oggi, dove uno viene osservato se sta dentro le parole che dice; tuttavia è indubbio che questo ha spostato l’attenzione sul soggetto che riceve l’annuncio , sulle sue qualità e performance morali, se così possiamo dire, e ha invece offuscato il contenuto di questo annuncio, cioè la stessa rivelazione di Dio, che è poi Dio stesso. E questo è una piaga evidente oggi e nella predicazione e nella pastorale in genere.
La seconda annotazione invece la traiamo dalla seconda lettura, dalla prima Lettera di San Giovanni Apostolo. Qui si dice che la fede vince il mondo. Per capire questa affermazione dobbiamo riscoprire questo fondamentale dualismo sulla parola mondo, tipico dell’evangelista Giovanni. Egli infatti, in diversi punti del suo vangelo e delle sue lettere ci parla dell’esistenza di due mondi; il primo da amare come il Padre, che per esso non ha esitato a dare il proprio Figlio ( cfr Gv 3,16) , il secondo invece da evitare perché non siamo del mondo pur essendo nel mondo, da combattere e vincere perché “giace nel maligno”( 1 Gv 5,19) e per il quale non bisogna neppure pregare come ci ha insegnato Gesù: “ Io non prego per il mondo” ( Gv 17, 9) .
Che la Madonna ci aiuti in questa domenica a cogliere queste semplici e fondamentali distinzioni.
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