L’Istat ci ha informato che la natalità in Italia è al minimo storico da 160 anni, meno di 400.000 nuovi italiani nati nel 2022 (meno di 7 neonati e più di 12 decessi ogni 1.000 abitanti). I numeri sono affascinanti perché parlano chiaro, tanto che il magnate Elon Musk sul suo Twitter ha fornito l’ermeneutica più precisa: «L’Italia sta scomparendo».
Argomento piuttosto noioso, o meglio ripetitivo. Sono decenni che la tendenza è questa, noi qui al Timone nel marzo dell’anno scorso avevamo fatto una copertina “Baby sboom. Viaggio nell’Italia del 2050, saremo 5 milioni in meno”. Ne parlavamo con il presidente Istat Gian Carlo Blangiardo e lo statistico Roberto Volpi. Ci aspetta l’Italia della terza età, nel 2050 i bambini e i ragazzi fino a 14 anni saranno 6,3 milioni, mentre gli anziani over 65 saliranno fino a 18, 9 milioni.
Le analisi serie a questo punto le lasciamo volentieri agli esperti, di ogni ordine e grado, dai politici ai prelati, dagli economisti agli avvocati. Il punto per noi è semplice, non si figlia perché si ama poco.
Non fatevi ingannare dagli eco-catastrofisti, dal mondo di Davos e dalle guerre, tutte cose serie e gravi a cui rispondere proprio con dei neonati a fiumi. Non fatevi abbacinare dagli arcobaleni e gli unicorni, dal porno facile e dal City life, resistete saldi nell’amore.
Amatevi forte e moltiplicatevi. Amatevi davvero e figliate con speranza. Amatevi con amore, e ho detto tutto.
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