La Chiesa di Cristo nel mondo soffre oggi le persecuzioni, il degrado, l’abbandono, la dimenticanza, i materialismi, le guerre e le miseria. Oggi l’odium fidei dilaga forse come mai nella storia, e le mille condizioni di difficoltà materiale costituiscono ancora impediscono, frenano o limitano l’annuncio vivificante della salvezza di Cristo.
L’aiuto di tutti, anche minimo, è quindi indispensabile. Non si tratta solo dell’ennesima opera caritativa, pur benemerita, ma del decisivo apporto di ognuno a una missione unica nel mondo e nella storia: portare quanto più umanamente possibile agli uomini Cristo, l’unica verità che libera autenticamente, lasciando che Egli faccia il resto.
Chi questo lo fa, chi ci crede da decenni è l’Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), oggi Fondazione di diritto pontificio diffusa praticamente in ogni angolo del mondo.
Cominciò nella seconda metà degli anni 1940 aiutando i tedeschi, usciti dalla Seconda guerra mondiale in condizioni disastrose e odiati da tutti anche per colpe che magari non avevano commesso (non tutti i tedeschi erano infatti stati nazisti). Ha proseguito poi dando voce alla Chiesa “del silenzio” e cercando in tutti i modi modo di consolare e aiutare nella loro testimonianza i fratelli delle Chiese martiri che languivano sotto il variegato totalitarismo comunista. Ha continuato combattendo la buona battaglia della fede e della misericordia nel mondo della persecuzione islamista. E con il tempo ha perfezionato la propria opera unica anche in Occidente, portando Cristo nei luoghi da un lato della miseria materiale dall’altro del relativismo aggressivo.
Il nuovo rapporto dell’ACS annuncia che nel 2013 sono stati raccolti ben 88 milioni di euro per proseguire lungo questa benemerita strada. Ogni singolo centesimo di quella grossa cifra serve, come sempre, per portare un poco più dentro il cuore e la mente delle persone del mondo Gesù Cristo, unico Salvatore. Non facciamo mai mancare all’ACS la nostra preghiera e il nostro aiuto.