Sorpresa nella Chiesa in Germania. Il cardinale Walter Kasper ha espressamente sostenuto il documento “Autorità e responsabilità”, testo alternativo a quello proposto dalla presidenza dell’Assemblea sinodale tedesca per il forum che affronta la questione, appunto, dell’autorità e del potere nella Chiesa. Il porporato, come riportato da Infocatolica, ha detto che il testo ufficiale è un tentativo di «reinventare la Chiesa» e molti si chiedono «se tutto questo sia ancora cattolico».
Durante un convegno sulla crisi della Chiesa e le riforme necessarie, Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, ha affermato che il testo alternativo che lui appoggia analizza con chiarezza i problemi esistenti, argomenta nello spirito della Concilio Vaticano II e propone misure di riforma efficaci e realizzabili.
Il testo elogiato da Kasper è opera del vescovo di Ratisbona, Rudolf Voderholzer, che lo ha pubblicato all’inizio di settembre e lo ha proposto come alternativa al testo ufficiale del Forum sinodale I. Questa iniziativa di Voderholzer, a pochi giorni dalla sessione plenaria del Cammino sinodale a Francoforte, a partire dal 30 settembre, è un segnale chiaro al mondo “progressista” teutonico: il dibattito è ancora aperto e il fronte cosiddetto “tradizionale”, che difende il Magistero e il legame con Roma , è vivo e vigile [approfondisci QUI]
Anche il cardinale Robert Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha criticato il processo di riforma interna della chiesa in Germania. «Quando guardo a ciò che sta accadendo sul Cammino sinodale in Germania, non so dove questo ci porterà», ha spiegato Sarah in un’intervista al portale svizzero kath.ch, ripresa QUI. Sarah ha chiesto: «È una completa reinvenzione della Chiesa? Prendi quello che dicono tutti e poi cerchi il consenso: “Ma la verità della Chiesa è davanti a noi. Non può essere costruita da noi”».
Sarah ha inoltre sottolineato che «la Chiesa non cambia. È nata sul costato trafitto di Cristo sulla croce. Siamo noi che dobbiamo cambiare. Se la Chiesa è santa, può solo cambiare per diventare ancora più santa». Ciò che conta non è la via, «ma la ricerca della verità». La verità non nasce dal consenso, ma «ci precede», ha affermato il porporato africano. «Quando dialoghiamo, quando ci incontriamo, è perché cerchiamo insieme la verità che ci rende liberi». Ognuno arriva con la propria visione e le proprie idee. Tuttavia, coloro che sono onesti devono ammettere che la loro visione è incompleta. «E devo essere pronto ad accettare la visione più piena e più vera dell’altro».
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