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Jonathan Roumie: «La Messa quotidiana mi ha cambiato la vita, l’Eucaristia è guarigione»
NEWS 26 Luglio 2024    di Manuela Antonacci

Jonathan Roumie: «La Messa quotidiana mi ha cambiato la vita, l’Eucaristia è guarigione»

È stata nell’intensa cornice del Congresso Eucaristico Nazionale degli Stati Uniti, tenutosi ad Indianapolis, evento a cui l’America ha affidato la sua rinascita spirituale che, dopo intense ore di adorazione e una lunga processione eucaristica per le strade di Indianapolis, che Jonathan Roumie, l’attore che interpreta Gesù nella serie The Chosen, ha potuto dare testimonianza del suo personale legame con l’Eucaristia.

Roumie, arrivato direttamente dal Texas dove aveva trascorso una settimana per girare la quinta stagione di The Chosen, ha esordito dichiarando apertamente: «La Messa quotidiana mi ha cambiato la vita». L’attore, infatti, si è soffermato a lungo a parlare del valore dell’Eucaristia per i cattolici. In particolare ha raccontato di come la Messa quotidiana lo abbia aiutato a calmare la sua ansia durante le riprese della scena dell’Ultima Cena che conta già migliaia di visualizzazioni in pochi giorni. Il motivo è, come ha spiegato, è la forte pressione nel girare «scene iconiche della vita di Gesù e del suo ministero, perché l’istituzione dell’Eucaristia è stata ciò che Lui ci ha donato per guadagnare l’eternità».

«Ma avevo fede, e il mio direttore spirituale […] volò solo per incontrarmi  – ha raccontato – e affinché avessi la base spirituale di cui necessitavo per entrare correttamente nella parte, con un cuore retto e una postura santa. Qualunque cosa accada per il resto della mia vita, interpretare Gesù Cristo trascenderà qualsiasi cosa ed è l’onore più grande che mi sia stato dato, per la mia carriera e per la mia vita». La forte pressione che egli avverte, ha specificato Roumie, seppure nutrendo una forte gratitudine per i doni che Dio gli ha dato, deriva dalla consapevolezza che essi sono gli strumenti dei quali Dio si serve per permettergli di «avere un impatto sul resto del mondo».

Una missione, a volte “sofferta”, ma per questo ancora più preziosa. Ha raccontato, ad esempio, dei problemi che ha avuto nel girare scene decisive per la fede di un cristiano: «Il secondo giorno di riprese ero seduto sulla poltrona del parrucchiere e, senza rendermene conto, ho sentito un peso che mi comprimeva il petto, ho avvertito un dolore che mi attraversava la mascella fino alle orecchie». Una sensazione che comprensibilmente l’ha spaventato: «Non sapevo quello che mi stava succedendo, e ho pensato che Satana stesse, ancora una volta, cercando di scoraggiarmi, entrando nella mia testa e cercando di farmi pensare più alla mia umanità che alla divinità di nostro Signore».

Come ha spiegato l’attore: «Ogni volta che guardiamo noi stessi perdiamo di vista tutto, ma quando guardiamo Gesù, le cose diventano chiare. Così ho iniziato a pregare e sapevo di avere un alleato in una stanza al piano di sopra e si è scoperto che stava pregando il Rosario per me, proprio nel momento in cui stavo vivendo tutto ciò», ha detto Roumie riferendosi al suo padre spirituale. «Ho pensato – ha detto l’attore ai 60.000 partecipanti al Congresso – che quello che mi stressava, o mi dava ansia, dovendo ritrarre una delle scene più importanti della nostra fede, era che, come cattolico, capisco il peso e la realtà di ciò in cui crediamo, cosa rappresenta quel Pane, e l’azione  dello Spirito Santo che scende e lo trasforma».

«Sappiamo cosa significa veramente e cosa stiamo per ricevere – ha sottolineato Roumie commosso- sapevo che ogni goccia di sangue, sudore e lacrime, e c’erano molte lacrime in queste scene, era per sapere cosa possiamo sperimentare, cosa possiamo ricevere nella nostra vita ogni giorno, o almeno ogni domenica. La Messa quotidiana ha cambiato la mia vita. L’Eucaristia per me è guarigione, è pace, è il mio fondamento, è il Suo cuore dentro di me», ha chiosato incredibilmente l’attore. (Foto: Screenshot EWTN, YouTube)

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