Sono stati presentati ieri in Vaticano i risultati della visita apostolica che ha coinvolto le suore degli Stati Uniti, indagine decisa nel 2008 dalla Congregazione per gli Istituti religiosi e le società di vita apostolica, allora guidata dal cardinale Franc Rodé.
Ridotti all’osso, sono due i dati fondamentali che si evincono da questa vicenda. Il primo, che già segnalavamo qui, è il crollo epocale delle congregazioni religiose femminili. Nel 1965 la popolazione degli Usa era di 194 milioni, di cui 48,5 milioni cattolici. Le suore erano ben 179mila (numero strabiliante). Oggi gli Usa contano 317 milioni di abitanti, di cui 76,7 sono cattolici. Le suore sono oggi circa 49mila.
Le congregazioni religiose femminili si raccolgono in due associazioni: la prima, la Leadership Conference of Women Religious (LCWMR), rappresenta circa l’80% delle suore americane; è quella che ha dato origine all’indagine a causa di diffusi problemi disciplinari, morali e teologici e che si trova sottoposta parallelamente a un’altra indagine da parte della Congregazione per la dottrina della fede. Sono gli istituti che hanno abbracciato in modo più o meno acritico la “modernità” e che mentre hanno cercavatodi “aprirsi” al mondo, anche in buona fede e con generosità, il mondo li ha devitalizzati. L’età media delle suore della LCWR è di 74 anni e solo il 9% degli istituti può vantare almeno 5 novizie in formazione. Un mondo destinato all’estinzione.
L’altra associazione di suore nata in alternativa alla scelta “secolarizzante” della LCWR è il Council of Major Superiors of Women Religious (CMSWR), che rappresenta il 20% delle attuali religiose. All'interno delle 125 comunità che si riuniscono nel CMSWR, quasi il 20% delle suore (ossia circa 1.000) sono attualmente in formazione (non hanno ancora dato i voti perpetui). L'età media è 53 anni, «ben al di sotto del trend generale e questo è motivo di meraviglia e gratitudine» come ha spiegato ieri nella conferenza stampa in Vaticano la loro presidente, madre Agnes Mary Donovan.
Madre Donovan non a caso è anche la superiora di una delle più belle e recenti realtà religiose sorte negli Usa, le “Sisters of Life”, suore della vita, a cui il Timone ha dedicato un ampio servizio nel numero di maggio 2012.
Qui sopra, un video in inglese che dà voce alle suore del CMSWR, che rappresentano il futuro della vita consacrata negli Stati Uniti. E che hanno come tratto comune la fedeltà al Magistero e ai fondamenti tradizionali, appunto, della vita religiosa.