I fanatici dello Stato islamico, dopo essersi insediati a Mosul proclamando il califfato, hanno dato il via a una sistematica persecuzione dei cristiani, culminata nella cacciata di questi dalle loro case. Le massime cariche istituzionali della Chiesa e degli organismi internazionali hanno condannato questa condotta, ma come hanno reagito i musulmani moderati? «Dipende», dichiara Camille Eid, scrittore e giornalista libanese. «Alcuni hanno protestato, pagando con la propria vita, altri hanno preferito restare in silenzio».