Il governatore Massimiliano Fedriga si conferma a valanga, con il 64,2% dei voti, alla guida della Regione Friuli Venezia Giulia, con un risultato chiarissimo. Nessun effetto Elly sul Pd che presentandosi peraltro nel campo largo con M5s e Alleanza Verdi-sinistra raccoglie per il suo candidato Massimo Moretuzzo un modestissimo 28%, di certo sotto le attese.
Sparisce il terzo polo, con Calenda-Renzi che candidavano un esperto della politica come Alessandro Maran (deputato dal 2001 al 2013 e senatore dal 2013 al ’18), sicuri di portare a casa un successo e, invece, vanno a casa con un 2,7% (dall’8,7% delle politiche) che li tiene fuori anche dal consiglio regionale. Lo stop segue quello già registrato con le regionali in Lazio e Lombardia. Meglio del terzo polo in Friuli Venezia Giulia ha fatto la candidata no vax Giorgia Tripoli che ha ottenuto un 4,66% dei voti, rappresentando la lista Insieme Liberi (Popolo della Famiglia, Italexit, 3V e altri).
Dentro al centro destra, la lista Fedriga arriva al il 17,8% dei voti, che non gli sono sufficienti per superare la Lega che recupera rispetto alle politiche e arriva al il 19% (era il 10,9% alle politiche). FdI totalizza un 18,1% che rappresenta un deciso calo rispetto alle politiche dove aveva raggiunto il 31.3%. Il governatore quindi vince, ma non dà la spallata alla Lega a trazione Salvini che, in qualche modo, con questo risultato si rimette più saldo in sella alla guida del Carroccio.
Il dato delle regionali in Friuli, come peraltro avevano già indicato quelle in Lazio e Lombardia, dice che la coalizione di centro destra al governo del Paese veleggia con il vento a favore. Terzo polo non pervenuto e l’effetto Elly che per ora non produce voti, ma solo spaccature nel territorio tra vecchi militanti e rifondatori profetici del nuovo corso.
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