Una processione eucaristica attraversa il cuore di New York City. È quanto è accaduto martedì scorso nella Grande Mela. Un incredibile corteo pubblico ha portato, con solennità e reverenza grande, Gesù Eucaristia, per le vie della più grande città degli Stati Uniti. La processione è stata sponsorizzata dall’organizzazione cattolica Napa Institute, con la missio speciale di evangelizzare gli Stati Uniti attraverso la cultura e che ha preso parte lo scorso 10 ottobre, alla Conferenza sull’imprenditorialità dei principi tenutasi al Metropolitan Club di New York.
Grazie al Napa Insitute, centinaia di persone hanno marciato in raccoglimento, seguendo un grande ostensorio dorato che veniva portato in alto, attraverso le trafficate strade di Manhattan, passando anche davanti allo storico Radio City Music Hall, mentre alcuni spettatori si inginocchiavano in adorazione. Padre Mike Schmitz, sacerdote della diocesi di Duluth e popolare oratore e podcaster cattolico, ha celebrato la Messa in apertura della processione, nella cattedrale di San Patrizio, sede dell’arcidiocesi di New York. A lui si sono uniti decine di sacerdoti provenienti da tutto il Paese e anche Edmund Whalen, vescovo ausiliare di New York.
«I nostri cuori sono in uno stato disastroso. Abbiamo bisogno di Gesù», ha detto padre Schmitz durante la Messa, rivolgendosi alle centinaia di persone presenti nella cattedrale. «Non abbiamo quel tipo di cuore che possa amarlo come merita, ognuno di noi è un peccatore e abbiamo bisogno che Gesù ci salvi». Inoltre, riflettendo sulla lettura della Messa tratta dal Libro di Giona, padre Schmitz ha riassunto il messaggio di Dio rivolto al profeta ribelle: «Alzati, va’ a Ninive, la grande città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me». Il sacerdote ha confessato di «essersi sentito come Giona» che scappò evitando la chiamata del Signore, quando gli è stato chiesto di celebrare la Messa prima della processione. Infatti, ha ammesso che a volte è diffidente rispetto all’idea di celebrare l’Eucaristia all’aperto, negli spazi pubblici, dove c’è il rischio che i passanti reagiscano con indifferenza o addirittura odio.
Un’ indecisione che in lui crolla, tuttavia, di fronte all’immagine di Gesù stesso che portava la croce durante la sua passione, davanti ai passanti, venendo «ignorato, frainteso o odiato» da quasi tutti quelli che lo vedevano. Anzi, Padre Schmitz ha sostenuto che la processione eucaristica è un’opportunità importante per glorificare Gesù in forma “nascosta” anche se la maggior parte dei passanti potrebbe non capire. «Lascia che questa processione sia la scelta del tuo cuore che dice: “Dio, voglio che tu mi riconosca nella tua gloria”» – ha aggiunto il sacerdote, chiarendo il senso del corteo- «Quindi mi aggrapperò a te quando sarai nascosto e voglio essere riconosciuto come tuo amico quando arriverai in trionfo. Lasciami essere tuo amico proprio ora». (Fonte foto: Screenshot, YouTube)
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