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Il vescovo di Brescia a don Corazzina: «Chiedere scusa e fare penitenza»
NEWS 20 Settembre 2022    di Redazione

Il vescovo di Brescia a don Corazzina: «Chiedere scusa e fare penitenza»

Il vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, in una lettera si rivolge a don Fabio Corazzina, sessantaduenne parroco di Fiumicello, che domenica 11 settembre, alle ore 13:40, a Mazara del Vallo (TP) si era lanciato in una celebrazione eucaristica a dir poco originale. Come ha fatto il vescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nei confronti di don Mattia Bernasconi, autore della messa a mare su materassino di questa estate, anche monsignor Tremolada richiama il sacerdote in maniera ferma.

«Mi stupisce», scrive il vescovo, «che tu non abbia pensato alle conseguenze di un simile atto, per altro intenzionalmente portato all’attenzione pubblica attraverso i social. Come non rendersi conto dello sconcerto e del dolore che avrebbe provocato, e di fatto ha provocato, in tante persone che amano profondamente l’Eucaristia e la pongono al centro della loro vita di fede? Qui occorre davvero fare ammenda e chiedere umilmente scusa».

Poi rileva «Il contesto, l’abbigliamento, il modo di trattare le sacre specie, la libertà nel formulare le orazioni e la stessa preghiera eucaristica, alcune battute fuori luogo e infelici. Non si può condividere tutto questo».

Tremolada raccomanda vigilanza «affinché tutto questo non si ripeta» e invita don Corazzina a un gesto di penitenza e a fare tesoro della lettera apostolica di papa Francesco Desiderio desideravi. Non basta «la buona fede» dice il vescovo di Brescia, perchè «in gioco c’è infatti un bene che è infinitamente più grande di noi e la carità verso i nostri fratelli e sorelle nella fede».

Qui occorre davvero fare ammenda e chiedere umilmente scusa. Ti presto io la voce, lo faccio io a nome tuo nei confronti di tanti che si sono scandalizzati e mi aspetto che tu condivida con me questo bisogno. Ti chiedo poi di scegliere un gesto penitenziale, che esprima la consapevolezza della tua responsabilità e in qualche modo intervenga a riparare quanto accaduto”

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