Il Vaticano, riporta l’Associated press, ha ammesso di aver ritoccato la foto della lettera inviata dal papa emerito Benedetto XVI a monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per le comunicazioni vaticane, in occasione del lancio di una collana di libri intitolata La Teologia di Francesco (Libreria editrice vaticana).
E’ l’ultimo capitolo di un piccolo “giallo” che in questi giorni è rimbalzato in tutto il mondo. Lo scorso martedì, 13 marzo, monsignor Viganò ha presentato appunto una collana di libri, 11 per la precisione, scritti da vari autori sulla “teologia di Francesco”. Il prefetto delle comunicazioni vaticane in sala stampa, davanti a circa 30 giornalisti, ha letto interamente la lettera che aveva inviato (dietro richiesta) Benedetto XVI. La lettera riporta la data del 7 febbraio scorso, ma si è attesa a renderla pubblica l’occasione dei cinque anni di pontificato di Francesco.
Dopo aver letto interamente la lettera, monsignor Viganò ha però deciso di pubblicare e divulgare tramite i media vaticani soltanto i primi due paragrafi, dove Ratzinger sottolineava lo «stolto pregiudizio» di chi ritiene Francesco solo un papa attento alla prassi e poco preparato in teologia e filosofia, e la «continuità interiore» tra i due papati.
Il giorno successivo il vaticanista Sandro Magister, presente alla conferenza stampa, pubblicava tutto il testo della lettera, compreso il terzo paragrafo, stranamente omesso nelle pubblicazioni dei media vaticani. In questo terzo paragrafo il papa emerito sostanzialmente diceva a monsignor Viganò di non aver modo, né tempo per leggere gli 11 librini.
«…non mi sento di scrivere su di essi», si legge nel terzo paragrafo della lettera di Benedetto XVI, «una breve e densa pagina teologica perché in tutta la mia vita è sempre stato chiaro che avrei scritto e mi sarei espresso soltanto su libri che avevo anche veramente letto. Purtroppo, anche solo per ragioni fisiche, non sono in grado di leggere gli undici volumetti nel prossimo futuro, tanto più che mi attendono altri impegni che ho già assunti».
La decisione di non pubblicare e omettere questa parte della lettera si è praticata anche taroccando la foto che il Vaticano ha fatto circolare in tutto il mondo. Al punto che la cosa è stata ammessa, come riportato dall’Associeted press. Nella foto (che riportiamo in alto) si possono chiaramente vedere le ultime due righe del primo foglio oscurate in modo da non renderle leggibili, e poi sul secondo foglio sono stati artatamente posati i libri della collana in modo da coprire il resto dello scritto e lasciare in evidenza solo la firma di Benedetto XVI.
Un operazione che dalla segreteria per le comunicazioni non ci si aspettava, anche perché la lotta alla “fake news” è un cavallo di battaglia del prefetto Viganò.
Potrebbe interessarti anche