Una decisione ferale, quella di George Vella, presidente di Malta il quale ha dichiarato che si dimetterà se il parlamento approverà una recente proposta di modifica all’attuale legge sull’aborto, in vigore nel paese. A comunicarlo è il Times of Malta. L’emendamento alla legge, presentato dal governo laburista, finalizzato a modificare il codice penale, consentendo la cosiddetta interruzione della gravidanza, nel caso in cui la vita della donna sia in pericolo, è, infatti, nella fase di discussione in Parlamento.
Il disegno di legge verrà poi votato il 19 dicembre. Vella, medico di professione, ha le idee molto chiare in merito. «O hai ucciso o non hai ucciso, non può esserci mezza morte. Sono molto chiaro, non ci sono se e ma», ha affermato qualche mese fa. E sono parole che hanno un peso davvero grande, in questo caso, se si considera che qualunque disegno di legge deve essere firmato dal presidente, prima che entri ufficialmente in vigore. Tuttavia, se Vella per l’occasione, dovesse dimettersi, come ha dichiarato, non sarebbe il primo presidente della storia a farlo.
Infatti, era il lontano 4 aprile del 1990, quando le Camere del Belgio approvarono un disegno di legge che depenalizzava l’aborto entro le prime dodici settimane di gravidanza. Il popolo si era espresso, ma mancava la firma del re perché la legge concludesse il suo iter. Il re Baldovino che prima di essere un uomo di stato, sentiva il peso di essere un uomo di coscienza, abdicò per due giorni, ovvero smise di essere re, per permettere l’iter legislativo in sua “assenza”. Non poté fermare la legge sull’aborto, ma neppure la firmò.
Nel caso di Malta, invece, anche l’opposizione nazionalista è intervenuta affermando che il partito laburista al governo non ha alcun mandato elettorale per introdurre l’aborto e ha preannunciato che voterà contro l’emendamento. Una presa di posizione condivisa anche dal movimento per la vita, che comprende l’ex presidente Marie Louise Coleiro Preca, 44 organizzazioni e quasi 80 accademici.
Cosa accadrà, allora? L’esempio di re Baldovino ha davvero fatto scuola? Sembra proprio di sì, date le premesse e sembra proprio che il passato virtuoso, dopo il Belgio, con Vella, si riaffacci, sorprendendoci di nuovo. (Foto: Screenshot da Asia-Europe Foundation, YouTube)
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