Manca ancora più di un mese dal debutto nelle sale cinematografiche de L’esorcista del Papa, il film di Julius Avery con protagonista Russell Crowe che uscirà il prossimo 13 aprile e ispirato alla vita di padre Gabriele Amorth (1925–2016). Finora della pellicola si è potuto solo vedere un trailer, che si propone appunto di far conoscere al grande schermo «un sacerdote che ha agito come principale esorcista del Vaticano e che ha eseguito più di 100.000 esorcismi nella sua vita».
Chi ha visionato il trailer sarà rimasto senza dubbio colpito dalla sua intensità hollywoodiana, per così dire: colpi di scena, immagini molto forti e splatter, effetti speciali horror, ecc. Il punto è che questo ha ben poco a che vedere sia con il vero padre Amorth, sia con gli stessi esorcismi. A dirlo, dopo la visione del trailer, è una fonte decisamente qualificata sull’argomento, vale a dire l’Aie, acronimo di Associazione internazionale degli esorcisti, che al riguardo ha diffuso una articolata nota nella quale motiva la sua bocciatura.
«Il titolo è già in sé pretenzioso», premette la nota dell’Aie, che subito continua: «La visione del trailer del film conferma, semmai ve ne fosse bisogno, non solo la sua qualità da cinema splatter, vero e proprio sotto-genere del cinema horror, ma la sua inattendibilità su un tema così delicato e rilevante […] Dopo aver visionato il trailer, ci preme offrire alcuni rilievi, in attesa di vedere e valutare il film nella sua interezza quando sarà nelle sale. In quell’occasione seguirà un eventuale comunicato più approfondito».
L’Associazione degli esorcisti critica inoltre com’è presentata la Chiesa cattolica: «La Chiesa cattolica viene poi rappresentata da un papa altrettanto poco credibile, interpretato dall’attore italiano Franco Nero. Infine, gli ambienti vaticani, dipinti con la solita collaudata gamma di tinte chiaroscurali, danno al film un effetto “alla Codice da Vinci”, per insinuare nel pubblico il solito dubbio: chi è il vero nemico? Il diavolo o il “potere” ecclesiastico?». In effetti, le tinte chiaroscurali nel trailer non solo ci sono, ma abbondano.
«L’esorcismo così rappresentato», prosegue la nota riferendosi alle immagini scioccanti che si vedono negli spezzoni del film già resi noti, «diventa uno spettacolo finalizzato a suscitare forti e malsane emozioni […] Il risultato finale è di infondere la convinzione che l’esorcismo sia un fenomeno abnorme, mostruoso e pauroso, il cui unico protagonista è il demonio, le cui reazioni violente si possono fronteggiare con grande difficoltà; il che è l’esatto contrario di ciò che si verifica nel contesto dell’esorcismo celebrato nella Chiesa Cattolica». Non resta che vedere ciò che dirà l’Aie dopo la proiezione del film, anche se le premesse non sono esattamente confortanti.
Per chi volesse conoscere il vero padre Amorth, non resta quindi che rifarsi alle testimonianze di chi lo ha conosciuto veramente oppure leggere i suoi libri. Il nuovo film con la star del Gladiatore sembra infatti lontanissimo dal poter far rivivere un “incontro” con lui. (Fonte foto: Facebook).
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