Un nuovo film su Padre Pio sarà in uscita il prossimo 2 giugno e lo scoop è che ad interpretarlo sarà il cattolico neo convertito Shia LaBeouf, ex bad boy di Hollywood. Il film e la sua conversione, infatti, sono strettamente intrecciati. L’attore hollywoodiano, dopo una vita di eccessi e in un periodo in cui aveva ormai toccato il fondo, tra arresti per rissa, condotta molesta, oltraggio e resistenza durante le manifestazioni e dopo essere stato accusato dall’ex fidanzata di molestie e percosse, avrebbe finalmente ritrovato la retta via, proprio nei mesi vissuti in un monastero, in California a contatto coi frati cappuccini, indossando un saio, per calarsi meglio nei panni del santo di Pietrelcina.
Il film, intitolato appunto Padre Pio diretto da Abel Ferrara, scritto con Maurizio Braucci, distribuito in Nord America da Gravitas Ventures, è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, nel settembre 2022 e proiettato di nuovo al Mammoth Film Festival, all’inizio di marzo 2023. La pellicola si concentra sull’arrivo del giovane frate di Pietrelcina a San Giovanni Rotondo e si interseca con la storia dell’ascesa del fascismo in Italia. In particolare viene riportato un fatto realmente accaduto a San Giovanni Rotondo, il 14 ottobre 1920, ovvero il massacro di 14 persone vicino al monastero dove visse Padre Pio.
Tutto ebbe inizio con la sfilata di un corteo di circa 600 persone – che, per celebrare il successo socialista alle elezioni e l’insediamento dei nuovi amministratori, volle inalberare sul balcone del Comune della cittadina di Padre Pio la bandiera rossa, fu a quel punto che scoppiarono le tensioni con un gruppo di cittadini e politici, popolari e fascisti lì presenti, i quali già dal 3 ottobre, giorno delle votazioni, protestavano e non riconoscevano la vittoria ai socialisti. Le responsabilità dell’eccidio sono rimaste sempre incerte. Fortunatamente Ferrara non dà spazio alla leggenda metropolitana diffusasi all’epoca, che voleva Padre Pio in qualche modo coinvolto nei fatti. Chissà cosa penserebbe il santo di Pietrelcina di questo accostamento insolito con la sua vita…
Ferrara ha, inoltre, raccontato che l’idea di affidare la parte di Padre Pio a LaBeouf gliel’ avrebbe data l’attore Willem Dafoe, che era certo che il protagonista dei primi tre capitoli della saga dei Transformers diretta da Michael Bay fosse anche l’interprete giusto. E una trasformazione radicale, effettivamente, LaBeouf l’ha avuta, se il 36enne di origini ebraiche, che ha più volte dichiarato che per lui la religione «non ha mai avuto senso», si è convertito, invece, durante le riprese. Anzi, di più, ha rivelato che Dio avrebbe usato persino il suo ego per attirarlo a sé: «Ero totalmente concentrato sulla mia carriera. E non mi sarei mai messo in macchina per guidare fino al monastero se non avessi pensato “Oh, in questo modo potrò salvare la mia carriera grazie a un’interpretazione straordinaria di Padre Pio”».
L’attore ha detto di essersi sentito «ingannato da Dio. Non in modo negativo, ma in un modo che non riuscivo a capire». Nel lavoro sono stati coinvolti, fra gli altri, i frati cappuccini della provincia di Foggia, la Comunità monastica dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, il Santuario di San Michele Arcangelo, Padre Pio Tv, il Convento dei frati minori ex Abbazia Santa Maria di Giosafat, la Biblioteca provinciale Francescana “P. Antonio Fania”. E ora la produzione è in procinto di organizzare una proiezione in Vaticano e di incontrare papa Francesco (Fonte foto: Facebook)
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