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Il neo-darwinismo spiega come le specie si estinguono, non come nascono. Parola di Neanderthal
NEWS 8 Maggio 2014    

Il neo-darwinismo spiega come le specie si estinguono, non come nascono. Parola di Neanderthal

Negli ultimi 200mila anni non sono esistite affatto tutte le specie di cui sono ricche le immagini fantasiose presenti in certi libri e in diversi musei, ma uno e un solo tipo di uomo. Uguale a se stesso, umano, intelligente, unico.
L’antica idea evoluzionista del “cespuglio” delle specie umane, le quali si svilupperebbero un po’ a salti (tanto per non dire che la scienza non ha la minima idea di come da un presunta specie ne derivi un’altra altrettanto presunta), non regge affatto. Per intendersi, si tratta della teoria escogitata per “spiegare” l’evoluzione umana una volta che proprio gli evoluzionisti avevano constato la non scientificità teorica e il silenzio paleontologico della teoria precedente, quella secondo cui l’evoluzione umana sarebbe avanzata progressivamente in modo lineare da un antico e mai individuato progenitore unico tra uomini e scimmie su su attraverso quei famosi anelli di congiunzione che, eternamente mancanti, non sono mai stati empiricamente trovati da alcuno studioso.
Le più recenti ricerche condotte sul DNA degli esseri umani arcaici confermano infatti che i meccanismi cari al neodarwinismo, i quali prevederebbero l’insorgenza di mutazioni genetiche in popolazioni piccole e isolate, non portano affatto all’evoluzione ma al suo contrario esatto, ovvero all’estinzione, come di fatto è avvenuto tra l’altro gli uomini di Neanderthal.
La teoria neo-darwiniana, insomma, spiega assai bene come le specie si estinguono, non come esse nascono. Tutto da rifare, insomma, ancora una volta.