Secondo Pino Morandini, vicepresidente vicario del Movimento per la Vita italiano (mpV), già magistrato e già consigliere della provincia di Trento, il modello di famiglia proposto dal DDL Cirinnà «fa rizzare i capelli», dunque «la causa della vita si carica di un impegno ulteriore». Lo ha detto sabato 20 febbraio alla prima assembla del 2016 Federvita Lombardia, la federazione di Centri e Movimenti per la Vita della regione.
Dunque, «il ruolo del MpV di fronte a tutto questo è di stare in prima linea come sempre ha fatto», accettando «di essere nel Comitato Difendiamo i Nostri Figli». Secondo Morandini, «non possiamo non aderirvi, perché i più deboli sono i figli, noi siamo dalla parte dei più deboli».
Sulla medesima linea è l’assemblea di Federvita Lombardia, che auspica senza indugio una adesione del MpV al Comitato.
L’invito di Morandini ai pro-vita lombardi, e a tutto il popolo della vita, è di essere «resistenza buona, che rispetti tutti e che difenda i più deboli». Per loro, Morandini cita Papa san Giovanni Paolo II: «Ci alzeremo in piedi».