Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo alcuni stralci del libro del dottor Franco Serafini, Un cardiologo visita Gesù. I miracoli eucaristici alla prova della scienza, Esd, Bologna 2018, pp. 240, € 20,00
Tutte le volte che si è ricercato il gruppo sanguigno AB0 in un tessuto scaturito da un miracolo eucaristico, cioè a Lanciano e a Tixtla, si è sempre verificato trattarsi di gruppo AB. Così pure risulta di gruppo AB il sangue che macchia i tre più noti e studiati teli della Passione: la Sindone di Torino, il Sudario di Oviedo e la Tunica di Argenteuil. Lo stesso gruppo, peraltro il più raro! […]
Solo in alcune popolazioni asiatiche arriva a superare la soglia del 10%: sono popoli in cui sono relativamente frequenti contemporaneamente i gruppi A e B a scapito del gruppo 0. Questo si verifica nei giapponesi Ainu (gli abitanti dell’isola di Hokkaido, nel Giappone settentrionale) con il record del 17-18%, ma anche in alcune regioni della Cina, dell’India e della Corea. In Europa raggiunge il 10% tra gli zingari ungheresi, il 9% in Polonia, Repubblica Ceca, Finlandia. Interessante segnalare l’8% dell’odierno Israele. […]
La rarità del gruppo AB, lo vedremo meglio tra poco, amplifica a dismisura il dato statistico dell’improbabilità del falso dei miracoli eucaristici e delle sacre reliquie, tutti contemporaneamente di gruppo AB, perfino se provenienti da epoche in cui la nozione di gruppo sanguigno era di là da venire. Rende improbabile la frode grossolana e improvvisata: il sacrestano sacrilego o il sacerdote indegno che si pungono un dito per macchiare di sangue un’ostia e simulare un prodigio, difficilmente saranno proprio di gruppo AB. […] Purtroppo la specificità del gruppo AB viene utilizzata anche al contrario: se si confeziona un falso miracolo eucaristico, oggi come oggi il falsario accorto sa che deve usare sangue AB, o almeno mostrare un qualche certificatomedico che parli di sangue AB. Così potrà affermare: “lo stesso tipo di sangue ritrovato sulla Sacra Sindone e sul miracolo di Lanciano”. Non sto esagerando: è quanto si dice, per esempio, di un’ostia insanguinata prodottasi a Ostina, Firenze, nel maggio 2003. È un evento non riconosciuto dalla Chiesa e che servirebbe a puntellare le rivelazioni di una logorroica oltre che eretica veggente a cui non è bene fare ulteriore pubblicità. […]
Il gruppo AB, che sia comparso per ultimo o no, nella storia dell’umanità, in un certo senso è comunque il più completo, cioè comprende tutti gli altri e li “ricapitola”. In AB è presente anche il gruppo 0, con il suo antigene H, che costituisce la base a cui basta aggiungere uno zucchero e ottenere il gruppo A o B, come si è detto. […]Nel gruppo AB, con una certa libertà, è evidente, possiamo leggere un segno, una metafora dell’Uomo Nuovo, di «colui che è il perfetto compimento di tutte le cose» (Ef 1,23), il nuovo Adamo, il punto di partenza e di arrivo: «Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui» (Col 1,16). […]
Il gruppo AB è l’unico in cui le due componenti paterna e materna sono per definizione diverse tra loro ed escludentesi a vicenda. Se l’allele A è ereditato dal padre, quello B lo sarà dalla madre, o viceversa, senza altre possibilità. Per gli altri gruppi sanguigni non è altrettanto possibile distinguere chiaramente l’apporto paterno da quello materno: infatti è sempre possibile la presenza di un allele 0 recessivo nei genitori A o B e quindi nel figlio. Il figlio di gruppo 0 eredita, con certezza, due alleli 0, ma indistinguibili per origine paterna o materna.
Possiamo leggere allora, nella filigrana della realtà biologica, l’immagine della doppia eredità paterna e materna, distinte, dell’unico nato di donna per opera dello Spirito Santo. Nel gruppo sanguigno dell’uomo Gesù di Nazaret, con un allele paterno e uno materno differenti, è come rappresentata la sua doppia natura, umana e divina, nell’unità della persona. In realtà, in termini strettamente biologici, il gruppo sanguigno AB parla della natura umana del Salvatore, ricordandoci che non può non avere avuto, oltre alla SantissimaMadre, anche un Padre.
Qui ci affacciamo su di un mistero, quello dell’Incarnazione, ineffabile e insondabile da un punto di vista scientifico. Gesù non nasce per partenogenesi, cioè non è un clone di Sua Madre (altrimenti, a parte tutte le considerazioni teologiche, sarebbe stato una femmina…), e per l’Incarnazione è necessario anche un gamete maschile. Un gamete non prodotto da nessun uomo, e tuttavia un gamete umano assolutamente normale affinché il Salvatore fosse vero uomo, indistinguibile fin dalla nascita dai miliardi di neonati nati prima e dopo di Lui. Indistinguibile, nella natura umana, da tutti gli altri uomini, tutti figli (tranne Adamo ed Eva) di un padre e di una madre. Il gruppo sanguigno AB ci porta così a meditare sul mistero del Cristo vero Dio e vero uomo, secondo il dogma del concilio di Calcedonia.
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