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Il giubileo degli Asburgo: il Papa li esorta a sostenere pace e famiglia nel nome del beato imperatore Carlo
NEWS 7 Novembre 2016    

Il giubileo degli Asburgo: il Papa li esorta a sostenere pace e famiglia nel nome del beato imperatore Carlo

In occasione del loro pellegrinaggio giubilare, Papa Francesco ha ricevuto in udienza, stamani in Vaticano, i membri della Famiglia Asburgo. L’incontro avviene – come ha ricordato il Pontefice nel discorso loro rivolto – nel centenario della salita al trono austro-ungarico del Beato Carlo d’Austria, ultimo imperatore cattolico. I

Una famiglia, gli Asburgo, che ha attraversato da protagonista negli ultimi secoli la storia del Vecchio Continente. E proprio sull’importanza della famiglia il Papa si è soffermato in alcuni passi del suo discorso:

“Quello della famiglia in senso largo, con la ricchezza dei suoi legami e della sua varietà, è un valore da riscoprire ai nostri tempi”.

Proprio sulla base di questi valori la famiglia può essere terreno fertile per far germogliare una fede viva. “Con gioia ho appreso che nella nuova generazione della vostra famiglia – ha sottolineato Francesco – sono maturate alcune vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata”. Ha poi continuato:

“La famiglia cristiana è il primo terreno in cui i semi delle vocazioni – a partire proprio da quella coniugale, che è una vera e propria vocazione! – possono germogliare e svilupparsi”.

Poi il ricordo del Beato Carlo d’Austria. La sua presenza spirituale in mezzo a voi – ha detto il Santo Padre – fa’ sì che la famiglia Asburgo non sia oggi rivolta al passato in maniera nostalgica, ma, al contrario, attivamente presente nell’oggi della storia con le sue sfide e i suoi bisogni.

“Alcuni tra voi rivestono ruoli di primo piano in organizzazioni di solidarietà e promozione umana e culturale; come pure nel sostenere il progetto di Europa come casa comune fondata sui valori umani e cristiani”.

E ancor oggi, ha ricordato il Pontefice, la figura del Beato Carlo d’Austria illumina la storia contemporanea:

“Egli aveva conosciuto la guerra. Assunto il regno nel 1916, e sensibile alla voce del Papa Benedetto XV, si prodigò con tutte le forze per la pace. Anche in questo egli ci offre un esempio quanto mai attuale, e possiamo invocarlo come intercessore per ottenere da Dio la pace per l’umanità”.