La saggista americana Mary Eberstadt, recentemente intervistata sulla nostra rivista (qui per abbonarsi), ha sottolineato con efficacia un legame: quello tra fede e famiglia. «La famiglia e la fede», ha spiegato, «sono la doppia elica invisibile della società, due spirali che, se unite una all’altra, possono riprodursi efficacemente, ma la cui forza e slancio dipendono uno dall’altra». Parole di indubbio spessore che, oggi, trovano una conferma editoriale: quella del libro The Traditional Catholic Family (2023) di John Lacken.
Si tratta di un testo con il quale l’autore indaga l’effetto che il declino del matrimonio e della famiglia hanno sia sulla Chiesa cattolica, sia sulla fede dei singoli cattolici. Se riusciamo a restaurare la famiglia cattolica, sostiene Lacken – echeggiando le parole di suor Lucia di Fatima («lo scontro finale tra Dio e Satana è su famiglia e vita») -, ne seguirà la restaurazione della nostra civiltà. Su questo, lo scrittore si appoggia ad una citazione assai significativa: quella del defunto gesuita padre John Hardon (1914-2000), il quale ha appunto osservato che la forza della famiglia è la forza della Chiesa:
«Dove la famiglia cristiana […] è forte, la Chiesa cattolica è forte. Dove la famiglia è debole, la Chiesa è debole. Dove la famiglia lotta per la sopravvivenza, la Chiesa lotta per la sopravvivenza. Nelle culture e nei paesi in cui muore la famiglia cattolica, muore anche la Chiesa cattolica; e una volta che la famiglia cattolica, come istituita da Cristo, scompare, la Chiesa di Gesù Cristo è stata rimossa da quella nazione e da quel popolo».
Di questa analisi Lacken trova una conferma nella secolarizzazione della sua Irlanda. Nell’Irlanda in cui Lacken è cresciuto, infatti, oltre il 90% della popolazione andava alla messa domenicale, molti negozi chiudevano la domenica e nei giorni festivi, il divorzio non era legale e i negozi non vendevano materiale pornografico. Tutto questo è cambiato negli anni ’90. Oggi, il 41% dei bambini irlandesi nasce al di fuori del matrimonio rispetto a solo l’1,80% nel 1962. Si è verificato anche un notevole aumento dell’età in cui le persone si sposano e hanno figli.
Nel 2021, l’età media per una madre per la prima volta in Irlanda era di 31 anni. Sono statistiche si riflettono, ovviamente, in gran parte del mondo occidentale. Ad esempio nel 1960 negli Stati Uniti il 72% dei ventiquattrenni era sposato rispetto a solo il 9% di oggi; e tutto ciò, lo si ripete, combacia sia col vento della secolarizzazione, sia con quello della denatalità. Non è un caso che fior di sociologi oggi denuncino come il declino della fede rischi di essere un grosso problema di salute pubblica nonché tenuta e coesione sociale.
Insomma, il declino in Occidente della fede cattolica – ben lungi dall’essere problema solo della Chiesa – è fenomeno che dovrebbe interessare tutti, avverte Lacken. Che tuttavia, attenzione, non è pessimista sul futuro: «Se valorizziamo la famiglia cattolica, noi… ripristineremo alla Chiesa il posto che le spetta come leader morale delle società del mondo; ci sarà un aumento delle vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa, l’aborto sarà sconfitto e arriverà porre fine… i divorzi e le disgregazioni familiari saranno drasticamente ridotti e ridurremo il tasso di suicidi.. ». Tutto, però, dipende da una cosa: la fede (Fonte foto: YouTube/Pexels.com).
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