«L’ha mandato a me per rendere gli altri migliori, e penso che il mio ruolo qui, ad oggi, sia quello di evangelizzare e dare esempio della mia fede. Sono un semplice strumento», queste le parole di Belén Domínguez, 31 anni appena compiuti, ferma in un letto di ospedale a causa di una lesione al midollo spinale. Soffre di cancro da un anno e il suo sorriso parla più delle parole di testimonianza che ogni giorno diffonde attraverso il suo account Instagram. Sono oltre 100.000 i follower che la seguono. E racconta ad Aci Prensa come la sua fede le permette di affrontare con pace e gioia tutto questo.
È stata l’estate scorsa che le è arrivata la diagnosi di tumore intra midollare. «Sono stata tentata di chiedere: perché a me, ma non l’ho mai fatto. Fin dal primo momento l’ho accettato, ho sempre detto che questo è per me, che questo me l’ha mandato Lui per qualcosa», condivide. Solo pochi giorni dopo aver ricevuto la diagnosi, Belén ha dovuto essere operata d’urgenza. «Mi hanno detto che dopo l’operazione potevo rimanere tetraplegica, che poteva influenzare la respirazione, che potevo morire o succedere qualsiasi cosa», racconta, «ma da quando ho ricevuto l’unzione dei malati, prima di entrare in sala operatoria, ho avuto molta pace, Dio mi ha dato forza».
Avrà perso mobilità e sensibilità, ma la fede in Dio si è addirittura rafforzata: «Anche quando dopo qualche mese gli oncologi mi hanno detto che non c’era più nient’altro da fare e che stavo già andando verso i palliativi», ricorda. Tuttavia, con grande sorpresa, dopo essersi messa nelle mani di Dio e aver pregato di trovare un’alternativa, hanno presto trovato per lei un trattamento, che ora si combina con l’immunoterapia.
Nonostante le difficoltà, rivela che Dio le manda piccoli doni e segni ogni giorno, e assicura che si sente immensamente fortunata a poter trasmettere la sua fede agli altri, riceve infatti numerose lettere e richieste di preghiera. È anche grata ogni giorno di poter avere la sua famiglia al suo fianco, i suoi amici, e soprattutto Emilio, il suo fidanzato, che aveva pianificato di sposare questo maggio. «Dio ha voluto che ora fossimo più uniti che mai», racconta entusiasta quando parla della sua «gioia e benzina», così lo chiama.
La prima cosa che Belén fa al risveglio è ricevere la sacra comunione durante la visita del cappellano dell’ospedale, con il quale ha stretto un’amicizia speciale: «È davvero la cosa che mi rende più felice perché è la mia migliore medicina. Inizio la giornata felice, con molta gioia. Mi sveglio e sono già felice». Attraverso la preghiera ho scoperto che Lui è la prima cosa, Lui è l’unica cosa, e grazie a Lui ho Emilio, la mia famiglia, i miei amici vengono a trovarmi… è tutto grazie a Lui, allora accetto la malattia e sono molto felice. Parla poi del momento a cui ogni cristiano dovrebbe prepararsi: «Se in qualsiasi momento vuole portarmi, sarò felice perché vado con Lui, e so che darà la forza a coloro che mi circondano per affrontarlo. E se vuole, resterò qui, che è quello che gli chiedo ogni giorno, perché mi piacerebbe continuare a glorificarlo e fare il più grande apostolato che posso, che ora cerco di farlo da un letto».
Questa esperienza gli ha insegnato a ottenere il meglio da ogni situazione e a godere di ogni istante. Anche se non è sempre facile, sottolinea che il Signore lo aiuta a non cadere nella disperazione e a «rispondere sempre con un sorriso». In ultimo rivolge un messaggio a tutti i giovani: «Penso che non ci si debba preoccupare, non bisogna anticipare gli eventi. Ci preoccupiamo troppo e stiamo sempre pensando a qualcosa che probabilmente non accadrà dopo. Bisogna vivere il giorno, perché non sappiamo cosa ci succederà domani. Noi non decidiamo i piani o gli eventi. Qualunque cosa che non è nelle nostre mani, che cerchiamo di mettere da parte di non pensarci più. Invece, tutto quello che possiamo fare lo dobbiamo fare. È quello che mi serve di più nella mia vita quotidiana» (Fonte foto: Instagram).
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