di Marco Tosatti, da Stilum Curiae
Un camion vela girerà per le strade di Roma, da oggi fino a sabato prossimo, per ricordare con un grande manifesto di tre metri per quattro il cardinale Carlo Caffarra, che è venuto a mancare esattamente due mesi fa, il 6 settembre 2017.
L’iniziativa, di cui sono promotori “Vita è”, Fede e Cultura e Pro Vita Onlus, è commentata da questo comunicato che volentieri pubblichiamo:
– Oggi, 6 novembre 2017 vogliamo ricordare, a 3 mesi dalla sua morte, il cardinale di Bologna Carlo Caffarra: servitore fedele di Cristo e della Chiesa, fu intimo collaboratore di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, con i quali condivise l’attenzione verso la famiglia, immagine della Trinità, voluta da Dio per il bene degli uomini.
Il 13 maggio del 1981, nel giorno in cui si festeggiava l’anniversario della I apparizione di Fatima (13 maggio 1917) e Giovanni Paolo II veniva ferito quasi mortalmente con un colpo di pistola, nasceva il Pontificio Istituto per gli studi su Matrimonio e Famiglia di cui Caffarra fu, per volere del papa, primo preside.
Anni più tardi, sempre coraggiosamente impegnato nella difesa della vita e della famiglia contro l’aborto, la fecondazione artificiale, l’utero in affitto e ogni altra aberrazione, Caffarra ricorderà una lettera speditagli da suor Lucia di Fatima, in cui la veggente diceva: “Verrà un momento in cui la battaglia decisiva tra il regno di Cristo e Satana sarà sul matrimonio e sulla famiglia”.
Nell’ultima parte della sua vita Caffarra ha combattuto, con la sua sapienza, la sua umiltà e mite fermezza, per la “sana dottrina” di cui parla l’apostolo san Paolo: “sana dottrina” che sola può permettere, insieme alla Carità vera, la fine della profonda “divisione” in cui versa oggi il mondo cattolico. Perché, come ebbe a dire il cardinal Caffarra in un’intervista al Foglio, “solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione”. Grazie cardinale!