Le Vergini consacrate. Un popolo femminile all’interno della Chiesa di cui abbiamo già parlato più volte. Oggi abbiamo l’occasione di conoscere la storia di una di loro, Bernadette Lang, che ha 34 anni ed è una teologa. Un anno fa, è avvenuta la sua consacrazione nella Cattedrale di Salisburgo, da allora indossa un anello con un’incisione speciale, che indica il suo rapporto esclusivo con l’unico Sposo della sua vita: Gesù Cristo.
Si legge su Katolish.de che la giovane già da adolescente sentiva il desiderio di cercare un rapporto intenso con Dio. Bernadette è cresciuta in Austria, a Kopfing, vicino a Passau, con tre fratelli. La sua famiglia è credente e la partecipazione regolare alle funzioni religiose è sempre stata parte della vita famigliare. Descrive le sue credenze dei tempi dell’infanzia come tradizionali, ma «piuttosto noiose». Insieme ad altri giovani, con il desiderio di impegnarsi di più in parrocchia, fonda una band musicale, organizza incontri, iniziando ad approfondire la sua esperienza di fede personale.
Poi entra in contatto con la Comunità Loretto, una fra le più grandi nuove associazioni della Chiesa cattolica in Austria, che trova le sue radici a Medjugorje. Bernadette racconta di come lo spirito di questa Comunità si adattasse molto al suo gruppo parrocchiale, perché, racconta, «avevamo le stesse canzoni». A 14 anni partecipa per la prima volta a un festival giovanile organizzato a Medjugorje, e lì viene colpita dalla fede concreta delle persone. Lei ne è sicura: «Dio mi ha parlato». In seguito inizia ad approfondire la Bibbia, soprattutto il Nuovo Testamento.
Dopo il diploma di maturità, Bernadette Lang studia Teologia cattolica e studi religiosi a Salisburgo, il programma era insegnare religione. «Perché non volevo solo mettermi in discussione e spiegare la mia fede argomentando, ma soprattutto trasmetterla con il cuore», spiega. Dopo uno stage parrocchiale, inizia a lavorare per la Comunità Loretto e poco dopo dirige la HOME Base, un’accademia cattolica che vuole incoraggiare i giovani nella loro identità cristiana e dar loro voce all’interno della società. Oggi Bernadette lavora per conto dell’arcidiocesi di Salisburgo nell’istituzione confessionale della Comunità di Loretto. Il loro sistema prevede che ai giovani adulti venga insegnato ad annunciare il regno di Dio ad altri.
Nell’Accademia, Lang è responsabile di alcuni settori (come il discepolato) e tiene vari corsi e conferenze, contribuendo a redigere il programma dell’Istituto educativo. Vive anche nell’edificio in cui lavora insieme ad altri 40 giovani adulti, alcuni dei quali aiutano su base volontaria o completano lì una formazione religiosa aggiuntiva ai loro studi o alla professione. Molti di loro partecipano al corso della durata di nove mesi, che in parte pagano di tasca propria. Sono attivi anche corsi per bambini, adolescenti e adulti. Bernadette stessa racconta di essere sempre sorpresa del grande interesse che le diverse offerte suscitano nelle persone. L’istituzione è finanziata dall’arcidiocesi di Salisburgo e dalla Comunità Loretto, ma anche le donazioni svolgono un ruolo importante nel finanziamento.
E la consacrazione a Vergine? Un anno fa, Bernadette ha potuto concretizzare quello che era un desiderio già da molto tempo prima. Ha dovuto aspettare il tempo minimo, l’ordinazione è consentita infatti dopo i 30 anni. Per prepararsi a questo momento era stata affiancata a un’altra vergine consacrata dell’arcidiocesi, in modo da discernere ascoltando la sua esperienza. Bernadette Lang aveva anche sperimentato una relazione amorosa, ma il suo amore per Gesù era sempre stato più forte, racconta. D’altra parte però, non si sentiva chiamata a vivere all’interno di una comunità religiosa. Sapeva di voler vivere una «maternità spirituale» soprattutto con i giovani. E ha trovato il suo posto. «Gesù è il mio sposo», sottolinea.
L’ordinazione della Vergine è avvenuta il 15 agosto 2023, durante la Festa dell’Ascensione. Sul posto, oltre ad amici e famigliari, erano presenti alcuni media per raccontare la sua storia, con tanto di diretta internet. Ricorda con grande gioia il momento in cui è arrivata nella Cattedrale di Salisburgo in abito da sposa bianco: «Forse è stato anche un po’ scandaloso», dice pensierosa. Anche il fatto che il vescovo ausiliare di Salisburgo Hansjörg Hofer le abbia consegnato il velo bianco durante la celebrazione potrebbe aver sorpreso alcuni. Ma il rituale ha una lunga tradizione nella Chiesa cattolica, spiega la teologa. È stata un’amica a metterle il velo in testa e a metterle l’anello è stato il vescovo ausiliare durante la consacrazione. Racconta che durante la preghiera di consacrazione si è commossa.
L’ha molto commossa, finalmente «appartenere completamente a Dio». La 34enne si è fatta incidere sul suo anello un versetto biblico dell’Antico Testamento. La frase del Cantico che recita: «Appartengo al mio amato, il mio amato per tutta la vita». Oggi, racconta del suo rapporto con Dio come un’unione mistica, come “unio mystica”, come già lo descrivono i mistici medievali. Lo stato di vita ecclesiastico della Vergine consacrata esiste fin dal Medioevo. Si stima che in Austria ci siano circa 50 vergini consacrate. In Germania oltre 100. Secondo quanto riportato da Bernadette Lang, ci sono quasi 5.000 vergini consacrate in tutto il mondo – la maggior parte più grandi di lei -, con le quali è in contatto ogni giorno. «Noi donne ci incoraggiamo a vicenda e preghiamo l’una per l’altra», dice. Se una di loro ha bisogno di aiuto, «cerchiamo di aiutarci a vicenda, anche dal punto di vista finanziario», riferisce Lang. Per lei si tratta di una «vera sorellanza». Oltre l’empowerment c’è di più, grazie a Dio. (Foto: Screenshot Home Base Salzburg, YouTube)
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