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«Fermate le fake news sul gender»
NEWS 29 Dicembre 2022    di Federica Di Vito

«Fermate le fake news sul gender»

Quella che è stata definita «nomina storica», ovvero Rachel Levine, pediatra transgender, a sottosegretario della Sanità del governo Biden, ha fatto parlare di sé per le sue recenti affermazioni sul gender. Convinto sostenitore delle “cure che affermano il genere”, è arrivato a sostenere che gli Stati non dovrebbero limitare l’accesso dei minori a tali trattamenti. Di recente Levine avrebbe poi avvertito pubblicamente i social media e altre piattaforme tecnologiche di reprimere la «disinformazione» sui bloccanti della pubertà, l’assunzione di ormoni incrociati e gli interventi chirurgici irreversibili di transizione di genere.

Nella presentazione alla 110° riunione annuale della Federation of State Medical Board a New Orleans, mentre Levine descrive la disinformazione che ha caratterizzato il periodo del Covid, decide di presentarci un’altra area che sarebbe minacciata da «sostanziale disinformazione». Non è stato difficile prevedere che fosse «l’equità sanitaria delle minoranze sessuali e di genere». «Nel nostro Paese stiamo affrontando un grave attacco anti-lgbtqi + a livello dei singoli Stati», prosegue, «e questo è molto pericoloso per la sanità pubblica».

Quelli che Levine chiama «trattamenti basati su evidenze scientifiche» dovrebbero, parola di medico, far parte dello “standard” dei servizi sanitari. Per avvallare la sua tesi fa riferimento a un documento pubblicato dall’American Medical Association in cui si afferma che questi trattamenti, inclusi i bloccanti della pubertà, «sono correlati al 60% in meno di probabilità di grave depressione e al 73% in meno di probabilità di suicidio dopo un follow-up di 12 mesi».

Come fosse una sentenza scritta – non si sa bene da chi – dichiara che tutto questo non è oggetto di «discussione scientifica o medica», tralasciando che i consigli dei medici in Florida e in altri Stati si sono mossi per vietare la medicalizzazione sperimentale sui giovani disforici a cui vengono spesso prescritti bloccanti della pubertà, ormoni cross-sex fino a essere incoraggiati a sottoporsi a interventi chirurgici.

«Dobbiamo lavorare tutti insieme per far arrivare la nostra voce in prima linea e mettere le nostre parole sotto i riflettori», prosegue Levine – come se tutte le più grandi multinazionali e le piattaforme social non si immolassero abbastanza per la causa ogni giorno. «Sappiamo quanto possa essere efficace la nostra comunità medica se parleremo con le comunità, che si tratti di municipi, scuole», afferma Levine, «dobbiamo usare la voce dei nostri medici per sostenere collettivamente le aziende tecnologiche allo scopo di creare un ambiente informativo più sano e pulito».

Il video è emerso circa un mese dopo un rapporto del Washington Examiner su alcune ricerche compiute da Levine. Il rapporto ha rilevato che il Sottosegretario alla Sanità avrebbe richiesto nel 2017 a un medico del Children’s Hospital di Philadelphia una ricerca che fosse a favore degli interventi chirurgici di transizione di genere sui minori – come le doppie mastectomie, vaginoplastica etc.

«So che avevamo discusso negli Stati Uniti la possibilità di un intervento chirurgico di transizione di genere per i giovani sotto i 18 anni», ha scritto Levine in un’e-mail del 4 maggio 2017, alla dottoressa Nadia Dowshen, che collabora con la Gender and Sexuality Development Clinic presso l’Ospedale pediatrico di Philadelphia. «Questo potrebbe includere la chirurgia superiore per i giovani trans e la chirurgia superiore e inferiore per le giovani donne trans. C’è qualche letteratura a sostegno di questo protocollo?», prosegue.

La dottoressa avrebbe risposto di non essere a conoscenza dei dati richiesti, nonostante abbia confermato che i minori stavano ricevendo gli interventi chirurgici nel loro ospedale, «Ciao Rachel, non sono a conoscenza della letteratura esistente, ma sicuramente è qualcosa che sta accadendo. Penso che abbiamo avuto più di 10 pazienti che hanno subito un intervento chirurgico al torace sotto i 18 anni (a partire dai 15 anni) e 1 intervento chirurgico ai genitali (17)», ha risposto la Dowshen in un’e-mail a Levine il 5 maggio 2017. Senza considerare che nello stesso anno, Levine e Dowshen erano entrambi coinvolti negli sforzi di opposizione a un disegno di legge statale della Pennsylvania che avrebbe vietato a Medicaid e al Children’s Health Insurance Program di coprire i servizi relativi alla transizione nello Stato, compresa la chirurgia di transizione di genere. Disegno di legge che è stato successivamente respinto dalla legislatura statale.

Durante l’udienza di conferma di Levine al Senato nel febbraio 2021, Levine è stato interrogato dal senatore Rand Paul, R-Ky, anch’egli medico, davanti alla Commissione del Senato per la Salute, l’Istruzione, il Lavoro e le Pensioni. Dopo aver spiegato che «l’interruzione ormonale della pubertà può alterare e prevenire in modo permanente i caratteri sessuali secondari» e che «l’American College of Pediatricians riferisce che l’80%-95% dei bambini in età pre-puberale con disforia di genere si risolverà entro la tarda adolescenza se non viene esposto a un intervento medico e all’affermazione sociale», il senatore ha chiesto a Levine: «Crede che i minori siano in grado di prendere una decisione che cambia la vita come quella di cambiare il proprio sesso?».

«La medicina transgender è un campo molto complesso e ricco di sfumature, con una solida ricerca e standard di cura che sono stati sviluppati. Se avrò la fortuna di essere confermata come assistente del Segretario alla Sanità, non vedo l’ora di lavorare con lei e con il suo ufficio e di venire nel suo ufficio per discutere i dettagli degli standard di cura per la medicina transgender», così ha risposto Levine – non centrando propriamente la domanda. E ora, Rachel, da chi proverebbero le fake news sul gender? (Fonte) (Fonte foto)

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