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Ennesima buffonata. A Bologna il TAR abolisce le benedizioni nelle scuole per la Pasqua
NEWS 12 Febbraio 2016    

Ennesima buffonata. A Bologna il TAR abolisce le benedizioni nelle scuole per la Pasqua

Il Tar dell’Emilia-Romagna, accogliendo il ricorso di alcuni insegnanti e genitori, si è pronunciato annullando la delibera con cui il consiglio di una scuola di Bologna aveva autorizzato le benedizioni pasquali a scuola. Le benedizioni erano state chieste dai parroci dei plessi dell’istituto comprensivo 20 e l’ok del consiglio creò non poche polemiche politiche. L’autorizzazione per le benedizioni, che furono poi celebrate a marzo, prevedeva che dovessero avvenire in orario extrascolastico.

LA RICORRENTE – «Con l’accoglimento del nostro ricorso si è affermato un principio importantissimo, non solo per la scuola di Bologna, ma per la scuola italiana. L’indicazione è estremamente chiara: la scuola è laica. A scuola si insegna a vivere insieme, si fa cultura. Le pratiche religiose restano fuori. È stato affermato un principio della Costituzione». È il commento di Monica Fontanelli, una delle insegnanti che ha presentato il ricorso accolto dal Tar.

LA POLEMICA – A proporre le benedizioni, a gennaio dell’anno scorso, furono i sacerdoti di Santa Maria della Misericordia, San Giuliano e Santissima Trinità, le tre parrocchie vicine alle scuole dell’Istituto 20., nel quartiere Santo Stefano, cuore della città Mentre alle Carducci e alle Rolandino non ci furono particolari levate di scudi, alle Fortuzzi andò diversamente. Poco importava che la benedizione pasquale si svolgesse fuori dagli orari di lezione e su base volontaria: un gruppo di insegnanti decise di mettere nero su bianco la propria contrarietà, scatenando un braccio di ferro che divise per settimane i genitori. Sette di loro undici insegnanti, insieme al Comitato Scuola e Costituzione, decisero di ricorrere al Tar. «Una iniziativa discriminatoria che calpesta la laicità dello Stato», dissero i ricorrenti. La scuola andò avanti, la benedizione arrivò prima della pronuncia del Tar sulla sospensiva, che a quel punto risultava superata. Si attese quindi la discussione di merito, la cui sentenza è stata resa nota oggi.