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Ebrei e mormoni incantati dalla polifonia romana.  Quella che i cattolici hanno espulso dalle chiese
NEWS 27 Marzo 2014    

Ebrei e mormoni incantati dalla polifonia romana. Quella che i cattolici hanno espulso dalle chiese

Sentire e vedere il Miserere di Gregorio Allegri nelle grotte di un parco nazionale israeliano, cantato in latino da un coro dell’Università dello Utah (composto in buona parte da mormoni) per un pubblico di ebrei, è potentemente suggestivo. E fa riflettere su come la musica polifonica, uno dei vertici della creatività cattolica e occidentale, sia stata espulsa dalle chiese e dalle cattedrali.
Gregorio Allegri (1582-1652) fu un sacerdote e compositore romano. Nel 1650 fu nominato maestro pro tempore della Cappella Sistina, dove rimase fino alla sua morte. Il cantore Andrea Adami scrisse di lui: «Era anco aggiunta alla sua virtù una singolar bontà di costumi. Tanto a i poveri, che aveva sempre alla sua porta di Casa, quanto a i carcerati, che quotidianamente visitava, faceva larghe limosine, come mi ha attestato un suo scolare ancor vivente Uomo degno d'ogni credito»
L’opera che gli diede la celebrità fu il Miserere, basata sul Salmo 51. Il brano era considerato così speciale e sacro che il Papa, per preservarne l'unicità, proibì che fosse trascritto e che le eventuali copie uscissero dalla Cappella Sistina.