Tratto da Libero, 20 luglio 2014, di Andrea Morigi
[…] 8 giugno, domenica di Pentecoste. Giardini vaticani. Sul capo dei presenti, invece delle «lingue come di fuoco» citate dagli Atti degli Apostoli, scende una minaccia sotto forma di preghiera: «Tu sei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti». L'imam sunnita palestinese che la pronuncia sta recitando la parte conclusiva della Sura II del Corano, Al Baqara. Peccato che non sia il testo preventivamente concordato e comunicato agli organizzatori della giornata, promossa da Papa Francesco durante il suo recente viaggio in Terrasanta. Lì per li, i dignitari delle tre religioni monoteiste non si scompongono. Quelli che conoscono l'arabo fanno finta di nulla, anche se le riprese filmate dell'evento li mostrano decisamente imbarazzati. Gli altri, compreso il Santo Padre che ospita l'incontro, verosimilmente non colgono l'entità dell'affronto. Tutti rimangono raccolti, come si addice alla solennità del momento. Solo qualche giorno più tardi saranno raggiunti da una diversa consapevolezza di quanto accaduto. L'incidente viene minimizzato, a livello ufficiale. Che se ne siano accorti, è indubitabile perché, nel video diffuso dai servizi d'informazione vaticani, quel passaggio è saltato in fase di montaggio. Successivamente, sarà padre Bernd Hagenkord, gesuita responsabile delle trasmissioni in tedesco della Radio Vaticana, a tentare di chiarire l'equivoco con una versione addomesticata del versetto. Il testo, per come lo hanno interpretato loro, suona così: «Tu sei il nostro protettore, aiutaci contro il popolo dei non credenti» e potrebbe anche indicare una sorta di slancio missionario. Avevano pubblicato anche, il 10 giugno, una smentita nervosa ed eloquente sin dal titolo: «Nein, nein, nein», dove accusavano di «insensatezza» e «paranoia» quanti cercavano di indagare sull'accaduto. L'effetto era stato simile a quello di un boomerang. I testi messi a disposizione sul sito web della Radio Vaticana risultavano monchi proprio della parte incriminata. Ma chi aveva potuto seguire la cerimonia in diretta televisiva aveva sentito tutto. E le registrazioni rimangono a documentarlo, anche su Youtube.
Uno scrittore arabo-tedesco, Hamed Abdel-Samad, ne traduce e diffonde la versione completa. E così si scopre definitivamente l'inganno. La prossima volta, magari, i dignitari ecclesiastici ci staranno più attenti, nelle occasioni di dialogo interreligioso. […]
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