Messa di commemorazione a due anni dall’assassinio di padre Jacques Hamel a Saint-Étienne-du-Rouvray, nella chiesa e nell’ora in cui padre Hamel fu colpito a morte il 26 luglio 2016 mentre celebrava. A presiedere la celebrazione l’arcivescovo di Rouen, Dominique Lebrun. “Padre Hamel irradiava con il suo esempio, l’esempio di un servitore fedele e discreto, nel cuore della famiglia, della sua parrocchia, nel cuore di questa città”. E ha proseguito: “Abbiamo accolto a sufficienza ciò che Jacques Hamel voleva trasmettere? La tentazione è forte di voler reinventare la vita. È la tentazione dell’orgoglio”. Intanto si è aperto il processo di canonizzazione del sacerdote. Postulatore della causa è padre Paul Vigouroux e, ha riferito mons. Lebrun, sono state trovate centinaia e centinaia di omelie scritte da padre Hamel, “brevi, ordinate, che spiegavano semplicemente il Vangelo, instancabilmente”. Intorno alle 9.55, dopo aver distribuito la comunione, come riferisce il quotidiano La Croix, mons. Lebrun si è fermato e ha dichiarato: “Come raccontano i testimoni, è a questo punto della messa che è avvenuta la tragedia”. È seguito un lungo momento di silenzio. Alla messa ha partecipato anche la sorella del sacerdote assassinato, Roselyne Hamel. Dopo la celebrazione, alle 10.30, sulla piazza di Saint-Étienne-du-Rouvray la “cerimonia repubblicana per la pace e la fraternità”. (fonte: Sir)
Nell’aprile scorso il vescovo Lebrun si è recato in Vaticano con un gruppo di giovani della diocesi in pellegrinaggio a Roma, così ha incontrato nuovamente il Papa: «Insieme abbiamo ricordato padre Jacques. Sulla causa il Santo Padre mi ha detto: dovete sbrigarvi!» (fonte)
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