Domani, sabato 23 maggio, vigilia di Pentecoste, la Chiesa italiana si unisce in una Veglia di preghiera in comunione con i martiri contemporanei per domandare allo Spirito Santo i sublimi doni della fede, della speranza, della carità, della forza, del conforto, della perseveranza e del perdono.
La fede affinché Dio ci guidi in ogni momento della vita, insegnandoci a imitare Gesà, Maria, i santi e la Chiesa.
La speranza per desiderare sempre il Paradiso e il bene.
La carità per essere soldati di Cristo; testimoni della verità; figli devoti della Chiesa; discepoli e difensori del Papa; misericordiosi nel guidare i dubbiosi, confortare gli afflitti e sovvenire ai bisognosi; giusti nell'ammaestrare e nel consigliare; pietre d'inciampo di fronte all'errore.
La forza nell'agire per il bene e nel sopportare – senza giustificare – il male.
Il conforto per vincere la paura; per essere ben disposti a cercare di vivere in ogni momento alla santa presenza di Dio; per sopportare le prove che Dio ci manda; per rendere sempre e comunque grazie a Dio per tutto ciò che Egli ci dà e che consente che ci accada.
La perseveranza per non venire mai meno nell'offerta di sé e nella testimonianza; per porci volonterosi al santo servizio di Dio e della Chiesa ora e sempre sino al nostro ultimo istante di vita; per essere strumenti docili e tenaci di Dio e della Sua Chiesa.
Il perdono dei carnefici e di chi opera il male, chiedendo a Dio che anzitutto perdoni noi.
Oggi la cristianofobia è più grave che mai. La persecuzione dei cristiani in odio a Cristo è una piaga enorme. Ma tutto noi possiamo in Colui che tutto può. Chiediamo dunque a Dio di fermare il martirio dei cristiani e di convertire i persecutori,