DOMENICA FRA L’OTTAVA DI NATALE – SANTA FAMIGLIA DI GESU’, MARIA E GIUSEPPE, FESTA – ANNO C
Nel quadro delle celebrazioni Natalizie la Liturgia ci invita a meditare sul mistero della Santa Famiglia: è un modo semplice e incisivo per ricordarci la concretezza assoluta dell’Incarnazione, con tutte le sue meravigliose conseguenze. Che cosa succede oggi nelle famiglie e alla famiglia? Che cosa viviamo e perché? Che cosa è una famiglia? A questi interrogativi risponde con mirabile chiarezza il testo evangelico, offrendo un messaggio di speranza che è anche un invito alla conversione per diffondere nel mondo la luce di Dio.
Il tempio, luogo di rivelazione. A che cosa serve il tempio? Ad incontrare Dio. È vero che si può fare esperienza di Dio in ogni luogo, soprattutto nella carità. Tuttavia, il tempio è il luogo in cui l’Alleanza prende forma in modo concreto, riunendo il popolo in preghiera alla presenza del Nome santo di Dio. L’amore quotidiano con tutti i suoi gesti e le sue necessarie fedeltà non può da solo sostenere il compito della vocazione: bisogna stare alla presenza di Dio. È lì che Dio si mostra, si fa ascoltare, anche nelle parole di un adolescente. Quali sono i luoghi di rivelazione che le famiglie frequentano oggi? Dove ci rechiamo per conoscere Dio? Dove apprendiamo le caratteristiche di quel Dio a cui vogliamo affidare tutta la nostra vita? La santa Famiglia sale al tempio per incontrare ancora una volta il mistero di Dio Padre. È bene che sia così anche per le nostre famiglie: tornare spesso in chiesa, con la fedeltà settimanale dell’Eucarestia domenicale, significa riannodare a Dio i passi compiuti, accogliendo ancora e sempre la Sua grazia che ha fatto della famiglia un autentico sacramento d’Amore. Senza Dio dove vanno le nostre famiglie?
Le cose del Padre: la vocazione prima di tutto. La risposta di Gesù ai suoi genitori ci lascia stupiti: somiglia a una mancanza di rispetto, a una presa di distanza. Le famiglie oggi vivono spesso nella paura delle scelte dei figli. In alcuni casi si trovano ad assecondare ogni volontà per non perderli, in altri si oppongono con vigore a qualsiasi scelta. Qual è il criterio da usare? L’annuncio del brano evangelico è semplice: Dio è l’unico criterio che rende vero ciò che sembra improbabile. Da genitori è necessario considerare sempre la pertinenza delle scelte dei figli con la logica di Dio, non solo con l’affinità ai desideri personali e familiari. Da figli è necessario allargare la comprensione del mondo alla misura di Dio, non solo a quella della tradizione familiare, rendendo il mistero di Cristo l’orizzonte ultimo delle scelte e dei cammini.
La famiglia che si nutre di Dio scopre strade nuove che conducono alla gioia autentica!
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl