sabato 7 settembre 2024
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«Dio aveva un piano per la mia vita». Parla una sopravvissuta all’aborto
NEWS 5 Luglio 2024    di Manuela Antonacci

«Dio aveva un piano per la mia vita». Parla una sopravvissuta all’aborto

«Dio aveva un piano per la mia vita e ha sempre provveduto a me. Ho una gioia nel mio cuore che nessuno potrà portarmi via». E’ con questa assoluta e gioiosa certezza che Hope Hoffman, 32 anni, racconta la sua incredibile storia di sopravvissuta ad un tentativo di aborto a 10 settimane di gravidanza. Una testimonianza raccolta in un video prodotto e condiviso da Students for life in cui è la stessa protagonista, insieme alla sua mamma adottiva Terri, a raccontare la sua storia. «Era la bambina più bella che avessi mai visto», ha ricordato Terri. «Ama con tutto il cuore. La sua vita ha un grande scopo; la sua storia salva vite e cambia i cuori».

Quando Hope aveva solo dieci settimane, la madre biologica di Hope tentò di abortirla e credeva, dopo aver lasciato l’ospedale, di avercela fatta. Invece, settimane dopo, si rese conto che il suo bambino era ancora vivo ma, stavolta, per fortuna, era determinata a non sopprimerla e decise, piuttosto di dare Hope in adozione. Tuttavia, la procedura abortiva le aveva procurato un grave trauma cranico. Lo strumento usato per sopprimere la bambina le aveva tagliato il cuoio capelluto, dalla fronte di Hope all’orecchio destro, lasciando bordi frastagliati e parti del suo cervello scoperte.

La sua mamma adottiva ricorda che Hope «è nata 2 mesi prima e, come la maggior parte dei bambini prematuri, era molto piccola, pesava 1,5 kg. Ma ciò che era particolarmente insolito all’arrivo di Hope era la grave ferita alla testa». Ma l’inganno più grande è che, come sottolinea Terri, «tante persone guardano alla condizione di Hope e la usano come motivo per spingere a favore più aborti, ma questo non potrebbe essere più lontano dal messaggio di cui le famiglie hanno bisogno».

Anzi, considerata la storia singolare della ragazza, per Terri, la cicatrice costituisce un vero e proprio promemoria dei mali dell’aborto e che Hope è sopravvissuta «a ciò a cui non sopravvivono 2.363 bambini, ogni giorno nel nostro paese». Tuttavia, madre e figlia concordano nell’affermare che quella di Hope è una storia di speranza in cui la decisione finale della sua madre biologica di tenere la bambina ha prevalso comunque sulla morte. Allo stesso modo, Hope ha rivelato che spera che la sua storia incoraggi gli altri a scegliere la vita e a rendersi conto delle conseguenze dell’aborto.

«Voglio che le persone vedano la prova vivente che l’aborto fa male», ha spiegato. «Ha ferito mia madre emotivamente e mi ha ferito fisicamente, ma non dobbiamo continuare ad accontentarci». «Incoraggio più sopravvissuti a parlare e condividere la loro storia», ha continuato Hope. «Dio aveva un piano per la mia vita e ha sempre provveduto. Ho una gioia nel cuore che nessuno potrà portarmi via», ha concluso la ragazza (Foto: Screenshot Students for Life, YouTube)

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