Il 7 aprile scorso l’Alta corte australiana ha prosciolto il cardinale George Pell, 78 anni, ex super segretario all’economia del Vaticano, dalla condanna a 6 anni per abuso su minori, ribaltando la sentenza della Corte d’Appello. Il caso Pell aveva profondamente diviso l’Australia e il mondo intero, poiché molti studiosi del diritto avevano riconosciuto che non c’erano prove a sostegno delle accuse contro Pell e che la giustizia australiana non stava dando una grande prova di sé.
Dopo 13 mesi di carcere il cardinale è stato quindi rilasciato. Parlando con degli studenti australiani all’inizio di questo mese, riporta il Catholic news service, Pell ha detto che il suo tempo in prigione è stato «difficile e spiacevole», ma non la peggiore forma di sofferenza possibile. Ha detto che il suo tempo in prigione ha rafforzato in lui la verità della visione cristiana della sofferenza redentrice.
«Sono qui semplicemente per dire», ha detto il cardinale alla Australian Catholic Students ‘Association, che il messaggio cristiano «funziona. Non perchè sono stato assolto, ma che questo insegnamento cristiano mi ha aiutato a sopravvivere».
L’editore americano Ignatius press, diretta da padre Joseph Fessio, all’inizio della scorsa settimana ha inviato una newsletter informando che il diario di prigionia del cardinale Pell sarebbe stato pubblicato, probabilmente nella primavera del 2021. «Questo diario», ha detto Fessio a Cna, «rivela il cardinale Pell che conosco e che ogni fedele cattolico dovrebbe conoscere», un uomo di Chiesa che «ha proclamato Cristo e gli insegnamenti morali della Chiesa senza paura e con piena conoscenza di quale sarebbe stato il prezzo. E ha pagato con buon umore e, come Cristo, con amore per i suoi nemici».
«Ho già letto la prima metà del diario ed è straordinario», ha scritto Fessio nella newsletter. «Penso che diventerà un classico della spiritualità»
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