Risulta oggettivamente difficile negare come la pandemia – con la chiusura delle chiese che nel 2020 anche in Italia, come ben ricordiamo, si è protratta per settimane – abbia accelerato il processo di secolarizzazione e di distacco dei fedeli dalla pratica religiosa. Fortunatamente, però, non è così ovunque. Ci sono cioè aree e luoghi nei quali non solo la devozione dà segni di tenuta, ma perfino di crescita rispetto a quella che era la normalità ante Covid.
Un esempio in questo senso arriva dalle parole di monsignor Salvador Martínez, il quale dal 2018 è rettore della Basilica di Guadalupe a Città del Messico. Il sacerdote infatti, parlando con l’agenzia ACI Prensa, ha raccontato come presso il suo santuario l’arrivo dei pellegrini abbia «ripreso lo slancio che aveva prima e talvolta con maggiore forza». Una dichiarazione notevole, tanto da essere stata ripresa anche da altre fonti, come la Catholic News Agency.
«Molte persone sono tornate dopo essere state isolate per lungo tempo o aver dovuto astenersi dal venire in Basilica», ha raccontato sempre monsignor Martínez, che ha specificando anche quando lui e i suoi collaboratori hanno riscontrato una ripresa degli arrivi al celebre santuario di Città del Messico: «Lo abbiamo notato particolarmente alla fine della seconda metà dello scorso anno e in tutto questo inizio anno 2023».
Queste parole sono significative visto che nel 2020, a causa della pandemia, i pellegrinaggi alla Basilica di Guadalupe furono stati sospesi. Quell’anno, l’accesso al santuario, che tradizionalmente accoglie le folle per cantare la “Mañanitas” alla Vergine la notte dell’11 dicembre, rimase impedito dal 10 al 13 dicembre. Successivamente, nel dicembre 2021, l’accesso alla Basilica era stato sì consentito, ma solo attraverso «un protocollo speciale».
Una ulteriore e definitiva svolta si era poi avuta nel dicembre 2022 con la riapertura ai pellegrini, quando era stata raggiunta la cifra storica di 12,5 milioni di visitatori e l’affluenza al santuario «tornata in pieno vigore». Ne aveva scritto anche l’agenzia Reuters. Il 12 dicembre scorso Papa Francesco aveva poi annunciato una novena di nove anni alla Vergine di Guadalupe come parte della prossima celebrazione del 500° anniversario delle celebri apparizioni mariane avvenute 1531. E veniamo così ai giorni nostri, con la ripresa «talvolta con maggiore forza» di prima dei pellegrini.
Una notizia ovviamente positiva per i numerosissimi devoti alla Vergine di Guadalupe – di cui abbiamo scritto più volte sulla nostra rivista, cui vi invitiamo ad abbonarvi. Ma non solo: sapere di segnali in controtendenza è di incoraggiante un po’ per tutta la galassia cattolica e dei fedeli. Chissà dunque che quanto sta avvenendo presso il santuario di Città del Messico sia di buon auspicio per una primavera di fede più estesa. Dio solo sa, in effetti, di quanto bisogno di ci sia di una riscoperta della devozione, che forse lo stesso periodo quaresimale può aiutare a riassaporare (Foto: Pixabay/Screenshot Tg2000, YouTube)
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