Il social network Facebook si è scusato definendo un errore il blocco di un annuncio dell’Università francescana di Steubenville, con la motivazione che era “violento” e “sensazionalista”. L’annuncio non faceva altro che riportare un crocifisso e neanche tanto “sensazionale” ma una riproduzione del crocifisso di San Damiano. Insomma, il contrario della violenza e del macabro. Ma è bastato questo per far scattare le dura censura del social.
Tom Crowe, direttore delle comunicazioni web presso l’università, ha dichiarato che la risposta di Facebook quando ha bloccato la pubblicità era: “La tua immagine, video o acquisizione non può avere contenuti scioccanti, sensazionali o eccessivamente violenti”
L’immagine era a corredo di un annuncio per promuovere il programma del corso di teologia, catechesi ed evangelizzazione. Niente di più francescano dunque.
Dopo le proteste il 2 aprile, un portavoce di Facebook si è scusato per il blocco. Ha detto che “a volte commettiamo errori” e che “questa immagine non viola le nostre politiche pubblicitarie”. “Ci scusiamo per l’errore e abbiamo già detto all’inserzionista che abbiamo approvato il suo annuncio”, ha aggiunto.
Parlando con Fox News, Tom Crowe ha dichiarato che “Facebook ha approvato altri annunci con la stessa immagine (la croce di San Damiano), il che mi fa pensare che non era l’algoritmo, ma un impiegato che vede molte pubblicità e ha qualcosa personale contrario”.
Crowe ha quindi scritto un articolo sul sito universitario intitolato “È stato respinto”. “Sulla croce di San Damiano vediamo Gesù nella gloria, regnante dal suo trono crocifisso. Questo è ciò che i censori di Facebook considerano eccessivamente violento, sensazionale e scioccante “, ha detto.
Secondo Crowe, quanto sia dura la crocifissione non può che enfatizzare l’amore di Dio per tutti gli uomini: “Era l’amore che lo teneva lì (sulla croce). L’amore per te e per me, così che non siamo eternamente condannati per i nostri peccati, ma possiamo vivere per sempre con Lui e il suo Padre in cielo “, ha scritto.
Fonte: Aci prensa
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