«Nella nostra qualità di ortodossi italiani, ci siamo sentiti proporre più di una volta la domanda "ma in che cos'è che siete differenti dai cattolici?". Trattandosi di una domanda piuttosto generalizzata, talvolta ce la siamo sentita porre per mera curiosità, senza un reale desiderio di comprensione. Ma spesso, dietro questa richiesta apparentemente banale, si cela un cammino di ricerca e di vero struggimento interiore, alla scoperta di un cristianesimo più autentico e profondo». Così inizia un documento di grande interesse disponibile sul sito “Sicilia Ortodossa”, espressione dell'arcidiocesi di Palermo e di tutta l'Italia della Chiesa autocefala ortodossa ucraina. Il testo, si legge, è «nato da una serie di discussioni e dibattiti avvenuti in seno alla comunità ortodossa torinese, ed è stato in diverse occasioni analizzato e riveduto a cura di sacerdoti ortodossi in varie parti d'Italia. Fino alla sua stesura definitiva nel 1997».
Si tratta in pratica di “99 differenze tra l’ortodossia e il cattolicesimo romano” che aiutano a porre in una giusta prospettiva il cammino ecumenico con il mondo ortodosso, spesso ridotto nella percezione di tanti al solo problema del primato di Pietro, e a cogliere il modo in cui l’Oriente cristiano guarda al cattolicesimo dal punto di vista teologico, liturgico, spirituale e della storia della Chiesa. Perché la verità, la chiarezza, la piena conoscenza reciproca sono condizioni essenziali di un dialogo autentico.