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“CitizenGo” va in Pakistan per la liberazione di Asia Bibi e Paul Bhatti viene in Italia per i cristiani perseguitati
NEWS 12 Maggio 2014    

“CitizenGo” va in Pakistan per la liberazione di Asia Bibi e Paul Bhatti viene in Italia per i cristiani perseguitati

CitizenGO – che alacremente si batte sul web per la difesa dei princìpi non negoziabili e le libertà fondamentali della persona umana attraverso l’efficace strumento delle petizioni popolari – sbarca nel Pakistan islamico dove vige quella legge contro la blasfemia che serve sempre e soltanto per colpire i non musulmani, specialmente i cristiani. E lo fa rilanciando la campagna di sensibilizzazione mondiale in difesa di Asia Bibi, la giovane pakistana cristiana che da anni langue in carcere condannata a morte in virtù della suddetta assurda legge sulla blasfemia.
Il presidente di CitizenGO, lo spagnolo Ignacio Arsuaga, si trova adesso a Lahore, in Pakistan, e in questo video descrive la situazione del Paese.

«Ho osato chiedere ai cristiani pakistani che ho incontrato – dice Arsuaga – di pregare per noi. Mi hanno risposto con un'incredibile emozione. Lo fanno con un'umiltà che ha toccato il mio cuore, non potete immaginare quanto. Loro hanno bisogno delle nostre preghiere e di mezzi materiali per sconfiggere la povertà e le persecuzioni, ma anche noi abbiamo bisogno di loro in mezzo al deserto spirituale della nostra società. Conto su tutti i sottoscrittori di CitizenGO per continuare a raccontare ai cristiani pakistani che non li abbandoneremo».

Il 97 % della popolazione del Pakistan è musulmana. L'altro 3 % è formato da cristiani, ma anche parsi, indù e così via. I cristiani rappresentano la minoranza della minoranza. Sono la comunità più debole del Paese, quella che chiunque può attaccare e offendere impunemente.

Qui si può firmare la petizione di CitizenGo per la liberazione di Asia Bibi.

Qui si può scaricare il programma della conferenza che si svolge, domani, martedì 13 maggio a Bergamo, ospite Paul Bhatti, già ministro per l'Armonia Nazionale in Pakistan, fratello del martire Shabhaz Bhatti, ucciso nel 2011 dagli jihadisti per il suo impegno in difesa delle minoranze religiose e dei cristiani.